Foto di Florian Pircher da Pixabay
Un gruppo di ricercatori potrebbe aver scoperto come eliminare le sostanze chimiche permanenti o PFAS da nostro uso quotidiano, in quanto dannose per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente. Questa tipologia di sostanze chimiche sono state scoperte all’inizi degli anni ’40 e sono utilizzate per realizzare prodotti resistenti al calore, alle macchie, all’olio, al grasso e all’acqua.
Padelle in teflon, detersivo per bucato, detersivo per piatti e imballaggi per alimenti li contengono tutti, così come altri prodotti che offrono praticità nella vita quotidiana ma lasciano le sostanze chimiche alle spalle per generazioni. Un gruppo di chimici ha effettuato una ricerca rivoluzionaria. Come già sappiamo queste sostanze sono indistruttibili, in quanto i batteri non riescono a mangiarli; il fuoco non può bruciarli; l’acqua non riesce a diluirli. Se queste sostanze chimiche tossiche vengono seppellite, penetrano nel suolo circostante, diventando un problema persistente per le generazioni a venire.
Queste sostanze chimiche stanno sempre più aumentando con il passare degli anni, diventando un vero e proprio problema per la società. Anche solo una piccola particella di queste sostanze può avere effetti collaterali negativi sulla nostra salute. Non è possibile semplicemente aspettare che questo problema passi volontariamente. i ricercatori hanno voluto utilizzare la chimica per escogitare un processo di eliminazione semplice, che il mondo potesse utilizzare senza problemi. Forse ci aspettiamo qualcosa di elaborato, ma non lo è; i ricercatori fondamentalmente hanno utilizzato acqua e sapone.
Usando basse temperature e reagenti comuni e poco costosi, il team ha creato un processo che fa crollare due classi principali di composti PFAS, lasciando dietro di sé solo prodotti finali benigni. La miscela creata mescolava un solvente organico con idrossido di sodio, una componente comune nel semplice sapone in acqua. Quando i ricercatori hanno portato ad ebollizione la miscela hanno eliminato uno dei più grandi gruppi di PFAS. Sebbene gli effetti sulla salute non siano ancora completamente compresi, l’esposizione al PFAS è fortemente associata a una diminuzione della fertilità, effetti sullo sviluppo nei bambini, aumento dei rischi di vari tipi di cancro, ridotta immunità per combattere le infezioni e aumento dei livelli di colesterolo.
Recentemente l’Agenzia per la protezione ambientale ha rivisto le sue raccomandazioni per queste sostanze, classificandole come il piombo. La nuova miscela ovviamente non funziona su tutte le sostanze chimiche, ma questi approcci offrono alle comunità un modo economico per liberare il suolo e l’acqua potabile dai contaminanti che attualmente mettono milioni di persone a rischio di cancro e altre malattie.
Foto di Florian Pircher da Pixabay
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