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SpaceX: razzi riutilizzabili, Elon Musk rilascia nuovi dettagli

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Sappiamo tutti che Elon Musk è uno di quegli uomini che, godendo di un patrimonio smisurato in termini di fondi, aziende, società e proprietà, può permettersi di fare certi investimenti che a lungo andare possono risultare utili e positivi per il mondo intero. Uno di questi successi è stato il metodo di pagamento Paypal, più rapido, essenziale e sicuro di ogni altro metodo di pagamento conosciuto, un altro è stato l’utilizzo e la progettazione di auto elettriche a emissione zero della sua Tesla, un altro ancora è permettere il proseguo dell’esplorazione spaziale abbattendo sensibilmente i costi: come? Riutilizzando razzi che, dopo un primo lancio, possono essere utilizzati nuovamente, a differenza di quelli che vengono usati fino ad ora (gli ex space shuttle rientravano sulla Terra, ma il costo era sproporzionato e gran parte dei razzi ausiliari che permettevano la spinta per raggiungere lo spazio venivano sganciati direttamente nelle viscere del cosmo oppure bruciavano nella fase di decollo, superata una certa altezza, oppure ancora venivano sganciati in mare aperto). 

SpaceX ed Elon Musk fissano gli obiettivi dell'esplorazione spaziale futura
Uno dei tanti razzi Falcon 9 di SpaceX fatti atterrare nell’oceano su di una piattaforma

La vision finale di SpaceX

Elon Musk, tramite SpaceX, vuole produrre razzi a basso costo che, nella massima sicurezza e confort, possono essere riutilizzati per nuove missioni spaziali, abbattendo i costi e riutilizzando il razzo in perfette condizioni, poiché è stato il primo ad introdurre il metodo di atterraggio in verticale (lo space shuttle atterrava nella pista di atterraggio, lunga molti chilometri e con sistema frenante fornito di paracaduti). I razzi di SpaceX sono infatti in grado di decollare dai cosmodromi e riatterrare in qualsiasi punto, in particolar modo in piattaforme mobili galleggianti nell’oceano. Gran parte delle missioni di atterraggio verticale nell’oceano sono riuscite, ed Elon Musk è dunque pronto ad investire ancora più tempo e denaro nel progetto, fornendo nuovi dettagli sullo stato di avanzamento della vision di SpaceX. 

Alk momento infatti i razzi di SpaceX possono atterrare in verticale, ma non sono ancora del tutto sicuri, bisogna eliminare totalmente la percentuale di errori. Inoltre, dopo l’atterraggio verticale, per il ripristino dei razzi Falcon 9 occorre molto tempo, anche 5 o 6 mesi di tempo, tra controlli accuratissimi e riparazioni molto costose e molto durature. Il CEO Elon Musk ha dunque dichiarato di voler ridurre drasticamente queste tempistiche, rendendo i razzi più sicuri. 

Gli obiettivi di Elon Musk per abbattere i costi dell’esplorazione spaziale

L’obiettivo massimo di Musk è quello di riuscire ad utilizzare i razzi dopo appena 24 ore dal precedente atterraggio: si tratta di qualcosa di estremamente ambizioso, ma per Elon Musk questo non è così lontano come sembra. Per riuscire nell’impresa di far atterrare il razzo e farlo ripartire perfettamente funzionane, dopo appena 24 ore, la società SpaceX sta affinando notevolmente le tecniche di ripristino delle componenti interne al razzo Falcon 9, creando una sotto-catena di ripristino con operai altissimamente specializzati. Un’altro grande obiettivo è quello del recupero di volta in volta dell’ogiva, cioè la parte sopra di ogni razzo che protegge il carico interno al Falcon 9, che costa 6 milioni di volte e che a ogni sgancio viene persa nello spazio. Se Elon Musk riuscirà in questa doppia impresa, i costi per le missione spaziali sarebbero straordinariamente diminuiti, agevolando ed aprendo una nuova era delle esplorazioni spaziali, visto che proprio in questi giorni la NASA ha dichiarato di non avere fondi a sufficienza per portare l’uomo su Marte. Prima che si passa alle realizzazioni dell’equipaggio umano però, i razzi devono avere il 100% di efficienza e sicurezza, in quanto il minimo errore può costare caro. 

 

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