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Esplorazione spaziale: un resoconto di quello che è successo nel 2018

Anche quest’anno un gran numero di esperti a lavorato per cercare di capire un po’ di più lo spazio e cosa si nasconde tra distese di vuoto cosmico e galassie. Ovviamente con la tecnologia di adesso non si può sognare troppo in grande eppure è stato un anno di successi.

 

Marte

Il pianeta rosso è stato sicuramente al centro dell’attenzione per tutto il 2018, ma ancora di più nella seconda metà dell’anno. Tra vecchi e nuovi rover se n’è parlato parecchio e più nello specifico la momentanea ibernazione di Opportunity dovuta ad una grossa tempesta di sabbia. Ormai la NASA non riesce più a comunicare col rover, ma per i mesi avvenire continueranno a provarci.

Ad unirsi alla combriccola su Marte è arrivato anche InSight dopo un viaggio apparentemente tranquillo e un atterraggio un po’ più movimentato. Una volta sulla superficie del pianeta ha dimostrato subito la superiorità rispetto ai predecessori battendo qualche record come quello dell’elettricità prodotta.

Tra rover e telescopi sono state fatte altre scoperte riguardanti i pianeti, soprattutto sull’acqua. La presenza di quest’ultima ormai era già stata assodata, ma scoprire un cratere pieno di ghiaccio ha comunque il suo effetto. Un studio interessante ha ipotizzato la presenza di forme di vita nell’acqua del sottosuolo il quale risulta apparentemente salata e quindi favorevole a certi organismi.

 

Più in là

Come sempre oltre ai pianeti c’è stato un interesse per gli asteroide come Bennu il quale è l’obiettivo della navicella Osiris-REx. Sulla roccia sono stati trovate tracce riconducibili all’acqua il quali però non sono originari dell’asteroide, ma di qualcos’altro; una volta prelevati dei campioni Osiris-REx proverà a tornerà a casa proprio come Hayabusa2. Quest’ultima è una navicella giapponese la quale si è posta la missione di prelevare campioni da Ryuug per poi tornare sulla Terra; in caso si riuscita sarà la prima volta in assoluto.

Un altro obiettivo particolare è Ultima Thule (2014 MU69) un particolare asteroide vicino, per modo di dire, all’orbita di Plutone. L’arrivo è previsto per il primo dell’anno e sarà l’oggetto più lontano mai raggiunto. A proposito di viaggi lontani non si può certo non ricordare Voyager 2, la sonda gemella di Voyager, la quale sembra essere uscita dal primo strato che separa il sistema solare con il resto dell’universo.

 

Nuovi protagonisti dell’esplorazione spaziale

Proprio nuovi non sono, l’impegno che certi enti e governi stanno facendo ne confronti dell’esplorazione spaziale sta aprendo nuove strade. Ovviamente tra queste c’è SpaceX la quale quest’anno ha superato il proprio record i lanci, oltre averne battuti tanti altri come il riutilizzo di parti costose dei razzi. Non dimentichiamoci che anche il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha iniziato ad alzare gli occhi al cielo attraverso Blue Origin.

La Cina sta provando nell’impresa di far atterrare una sonda nel lato oscuro della luna, un modo per far capire al resto del mondo di esserci; l’esperienza acquisita dal programma spaziale è anche merito della collaborazione con quella russo e europeo. Quest’ultima invece si sta impegnando per lanciare nello spazio il Telescopio Spaziale CHEOPS in orbita così da poter osservare al meglio altri pianeti extrasolari.

 

I caduti e chi c’è ancora

Il 2018 è stato l’anno di addio di due pesi da 90 ovvero Kepler e Dawn. Il primo tra due è considerato uno dei più prolifici telescopi spaziale il quale è riuscito a scoprire oltre 2700 pianeti extrasolari. Ha continuato il suo viaggio nonostante diversi problemi, ma alla fine la NASA ha spento le apparecchiature. Rispetto a Kepler Dawn non è così famosa, ma tra i suoi più grandi successi c’è la scoperta di Cerere e ora che è stata spenta continuerà a viaggiare nell’orbita del pianeta.

Mentre qualcuno è stato mandato in pensioni altri continuano a svolgere la propria missione e tra questi bisogna citare per forza il Telescopio Spaziale Hubble il quale ci ha anche regalato una splendida foto per natale.

Di novità per quanto riguarda lo spazio e l’esplorazione spaziale, per quest’anno ce ne sono state parecchie, ma queste sono sicuramente alcune tra le più lodevoli.

Giacomo Ampollini

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