Lo spazio è pieno di pianeti quindi trovarne di simili al nostro non dovrebbe essere così strano eppure ogni volta che succede i ricercatori vanno in estasi. È quello che è successo di recente quando un gruppo di ricercatori provenienti da alcuni paesi europei e dal Cile hanno trovato delle prove proprio in merito ad alcuni esopianeti, per l’esattezza ben tre. Quest’ultimi orbitano intorno alla stella GJ1061 la quale è la base di un sistema stellare non troppo lontano dal nostro sistema, per lo meno rispetto alle normali distanze a cui l’universo ci abitua.
Per l’esattezza si trova a circa 17,5 anni luce di distanza, e per comparazione il sistema di Proxima Centauri, il sistema stellare più vicino alla Terra, si trova a 4,2 anni luce. La stella sopracitata è piccola a massa bassa o anche detta nano M. Su questa base i ricercatori hanno ipotizzato la presenza di alcuni esopianeti e per questo lo hanno studiato approfonditamente trovandone ben tre.
Lo spazio e gli esopianeti
Per la scoperta i ricercatori hanno usato un metodo legato alla velocità radiale per la rivelazione dei pianeti. È la tecnica più comune ovvero osservare attentamente piccole variazioni nella luce, delle ombre che indicano il passaggio di altri oggetti. Come appena detto è la tecnica più usata da anni, ma l’avanzamento tecnologico permette l’individuazione anche di pianeti più piccoli. Lo studio ha evidenziato anche che questi pianeti potrebbe risultare parecchio invitata per l’uomo, ma il problema è la stessa la quale risulta molto instabile, o almeno lo sono in generale le nane M.