A questo punto si tratta forse di uno degli oggetti spaziali che sta creando più interesse e che presenta diverse teorie molte delle quali collegate alla vita aliena. L’asteroide chiamato Oumuamua, il cui significato è messaggero che raggiunge il lontano passato in hawaiano, è stato di nuovo il protagonista di uno studio, questa volta pubblicato dai ricercatori dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics.
Secondo il team che ha portato avanti il progetto, l’oggetto è un sonda non più operativa inviata intenzionalmente nelle vicinanze da una civiltà. Come detto poc’anzi non è la prima teoria che verte su un possibile collegamento con altre forme di vita e questo è dovuto principalmente a due fattori: la conformazione particolare dell’oggetto che non assomiglia ad altri asteroidi e l’anomala velocità di spostamento.
Siamo spiati dallo spazio?
Dando per scontato tale originale artificiale dell’oggetto potrebbe quindi era considerato come una vela solare e che viaggia nello spazio come fosse un detrito, ma dotato di diversi aspetti tecnologici. Ecco cos’ha dichiarato in merito uno degli scienziati: “Le vele solari con dimensioni simili sono state progettate e costruite dalla nostra stessa civiltà, tra cui il progetto IKAROS e la Starshot Initiative. La tecnologia a vela leggera potrebbe essere abbondantemente utilizzata per il trasporto di carichi tra pianeti o tra stelle.”
Gli scienziati continuando col dire che l’oggetto potrebbe essere inattivo e questo è dimostrato dall’alta velocità, oltre 196.000 miglia orarie. L’aumento di velocità è tipico delle comete in quanto il ghiaccio che viene riscaldato rilascia gas aumentando la spinta propulsiva. Come sappiamo le comete hanno una coda dovuto proprio a questo fenomeno, ma Oumuamua non ce l’ha. Molti scienziati sembrano concordare sul fatto che l’origine sia aliena, ma per il resto possono solo teorizzare.