La Terra è piena di materiale preziosi, un’infinità rispetto a quelli presenti nello spazio, e ci mancherebbe visto che tutto è arrivato da lassù. Asteroidi e pianeti che potrebbe stravolgere l’economia terrestre sono lì che si aspettano. Da tempo si parla della possibilità di andare a estrarre questi materiali per portarli sulla Terra, ma è molto difficile. Bastì pensare che nelle scorse settimane abbiamo festeggiato per aver raccolto appena qualche grammo di roccia da Bennu.
Detto questo, gli esperti continuano a lavorare per poter raggiungere un giorno questa possibilità Sulla Stazione Spaziale Internazionale è stato fatto di recente un esperimento che punta a ridurre le distanze in tal senso aumentando con un’efficacia del 400% rispetto alla nostra capacità attuale. La tecnica potrebbe permetterci di accedere a nuove fonti di magnesio, ferro e altri minerali rari.
Spazio: alla ricerca di materiali
L’elemento chiave sono alcuni batteri, qualcosa che viene usato già sul nostro pianeta senza problemi. Alcuni batteri sono in grado i lisciviare i metalli, il biomining, che aiuta a non dover basarsi su altri elementi. Con alcune accortezza, si può provare a farlo anche su altri pianeti, come Marte.
Le parole dell’astrobiologa Rosa Santomartino dell’Università di Edimburgo: “I microrganismi sono molto versatili e mentre ci spostiamo nello spazio, possono essere utilizzati per realizzare una varietà di processi. L’estrazione elementare è potenzialmente una di queste.”
Quelle di Charles Cockell, altro astrobiologo della stessa università: “I nostri esperimenti danno supporto alla fattibilità scientifica e tecnica dell’estrazione elementare biologicamente potenziata in tutto il Sistema Solare. Anche se non è economicamente fattibile estrarre questi elementi nello spazio e portarli sulla Terra, la biomining spaziale potrebbe potenzialmente supportare una presenza umana autosufficiente nello spazio.”