Umanità e spazzatura è un binomio inscindibile, una costante continua. Dovunque andiamo lasciamo traccia del nostro passaggio e anche quando si parla dello spazio la situazione è esattamente la stessa, addirittura su Marte. Per esempio, proprio il rover della NASA Perseverance si è imbattuto in alcuni resti lasciati non di meno che proprio dall’agenzia spaziale statunitense in precedenti missioni. Niente di extraterrestre, ma rifiuti tecnologici umani.
Se ovviamente questo pezzo di spazzatura non è un pericolo per nessuno, rimane comunque un segno lasciato dall’uomo su Marte. I detriti spaziali pericolosi sono ben altri, quelli che continuano a viaggiare nell’orbita terrestre e con sono sempre in aumento diventato un rischio per ogni satellite e per future missioni. Detto questo, il ritrovamento in questione ha dato da pensare agli esperti della NASA.
Spazzatura spaziale umana su Marte
Le parole della NASA su Twitter: “Il mio team ha individuato qualcosa di inaspettato. “È un pezzo di una coperta termica che pensano possa provenire dalla mia fase di discesa, il jet pack a razzo che mi ha messo a terra il giorno dell’atterraggio nel 2021. Nella fase di discesa Perseverance si è schianto a circa 2 km di distanza. Questo pezzo è atterrato qui dopo o è stato portato qui dal vento?”
Probabilmente a un certo punto alla NASA troveranno una risposta per questo mistero, ma sulla spazzatura rimane un problema. Al momento non c’è modo di riutilizzare quello che portiamo lassù, ma se effettivamente ad un certo punto ci sarà un traffico dal nostro pianeta a Marte allora bisognerà trovare il modo.