Le persone che soffrono di sindrome da stanchezza cronica potrebbero avere dei piccoli coaguli di sangue. Questi mini coaguli possono essere la causa dei maggiori sintomi di questa condizione, che consistono in esaurimento persistente, dolore e nebbia cerebrale. Si stima che questa sindrome colpisca oltre 2 milioni di persone in tutto il mondo, ma si sa poco riguardo a ciò che la provochi e su come trattarla.
Oltre a sentirsi sempre stanchi, le persone con la sindrome da stanchezza cronica avvertono diversi sintomi simili a quelli dell’influenza. Purtroppo ancora non esiste una cura specifica per questa condizione. È un disturbo assai complesso, caratterizzato da un senso di fatica persistente, inspiegabile e non mitigabile in alcun modo. In chi ne è affetto, infatti, il senso di prostrazione non si attenua con il riposo e non dipende da problemi di salute o da attività fisiche particolarmente intense.
L’encefalomielite mialgica può colpire chiunque, tuttavia è più frequente in persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni, e predilige il sesso femminile. I bambini che ne sono affetti hanno, di solito, tra i 13 e 15 anni. Nonostante numerosi studi al riguardo gli scienziati non hanno ancora trovato l’effettiva causa di questa sindrome, ma scopriamo insieme le varie ipotesi finora scoperti.
L’idea di un legame con alcuni virus nasce dal fatto che molti pazienti con sindrome da stanchezza cronica hanno sofferto, in precedenza, di alcune malattie virali. I virus sotto inchiesta sono il virus di Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi, l’Herpesvirus umano 6 e il virus della leucemia del topo.
Alcuni studiosi hanno osservato che il sistema immunitario di certi individui malati di sindrome da stanchezza cronica funziona in maniera inadeguata. Tuttavia, non è chiaro quale sia il legame tra le due situazioni anomale.
Un numero cospicuo di pazienti con sindrome da stanchezza cronica presenta valori anomali di ormoni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. È da stabilire se le due condizioni siano una l’esito dell’altra.
Diverse persone con sindrome da stanchezza cronica hanno vissuto, in passato, periodi provanti di stress o un forte trauma emotivo. Rimane ancora da chiarire come queste situazioni possano aver inciso sulla comparsa della malattia.
Quando la stanchezza e il senso di fatica si fanno eccessivi, il malato si sente completamente privo di forze: non riesce a svolgere le mansioni più semplici, fatica a muoversi, trova difficile alzarsi dal letto e, addirittura, gli riesce impossibile lasciare la propria abitazione. Tutto ciò potrebbe isolarlo dal contesto sociale, portarlo alla depressione o indurlo ad assentarsi cronicamente dal posto di lavoro. Non esiste attualmente un test diagnostico specifico per la sindrome da stanchezza cronica. Pertanto, per stabilire se una persona è affetta o meno da encefalomielite mialgica, il medico procede, prima, escludendo le malattie che provocano un senso di fatica molto simile e, poi, analizzando i sintomi descritti direttamente dal paziente.
Foto di crlamgeorgia da Pixabay
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