La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) coinvolta in una situazione di emergenza a bordo: la navicella di origine russa attaccata alla sua struttura ha avuto una perdita. Si tratta di un buco di due millimetri di diametro, che ha diminuito bruscamente la pressione nei suoi ambienti.
Sebbene il problema sia stato risolto, ora l’agenzia spaziale Roscosmos ha avviato un’indagine per determinare la causa del problema. Dmitry Rogozin, il direttore dell’agenzia spaziale russa, ha spiegato che attualmente il buco è stato rattoppato e ha ribadito che in nessun momento è stato considerato una minaccia per la vita per i membri attualmente presenti nella base internazionale.
In un’intervista televisiva in Russia, Rogozin ha dichiarato di aver trovato “diversi tentativi di perforazione” della superficie della navicella spaziale Soyuz, una stranezza che è stata descritta come la possibilità di essere una serie di tentativi prodotti da “una mano tremante“.
Il capo dell’agenzia ha colto l’occasione per seminare un dubbio. Nel mezzo del colloquio ha chiesto: “Che cosa è questo? Un problema nella linea di produzione o azioni deliberate?“, aggiungendo che “stiamo verificando la versione sulla Terra, ma v’è un’altra teoria: un’interferenza intenzionale nello spazio“.
E il meteorite?
Riguardo alla possibilità che il buco sia stato causato da un piccolo meteorite durante il suo viaggio dalla Terra alla ISS, Rogozin ha detto che “abbiamo già escluso questa teoria“, anche se non ha fornito ulteriori dettagli.
In tal modo, ha chiarito che la zona della navicella interessata da questi problemi non verrà utilizzata nel viaggio di ritorno degli astronauti sulla Terra. Ma questo, si affretta a precisare, non significa che non si tratti comunque di un problema per gli scienziati che si trovano attualmente nella ISS.