Il 2019 è ormai agli sgoccioli e ciò significa che per Tesla è tempo di tirare le somme circa il suo progetto di mettere in circolazione un milione di taxi a guida autonoma. Infatti, Elon Musk aveva dichiarato dinanzi al mondo che avrebbe venduto un milione di “robo-taxi” completamente autonomi entro la fine del 2020 ed è interessante cercare di capire se l’ennesima, ambiziosa sfida di Musk sia a buon punto. Purtroppo, Tesla ha messo in commercio fino ad oggi zero dei suoi taxi e il fatto che in tutto il mondo non se ne sia mai visto uno ne è già un indizio eloquente.
Questo ha dato modo di dire la loro ad alcuni esperti di intelligenza artificiale di fama mondiale come Rodney Brooks e Kai Fu Lee, che su Twitter hanno condiviso col mondo la cruciale domanda: che fine hanno fatto di taxi di Tesla? Brooks ha infatti twittato: “Contiamo quanti taxi Tesla autonomi ci sono in giro: esattamente zero. Se Musk aveva dato come data di scadenza la fine di quest’anno, è molto improbabile che riescano a produrre un milione di taxi“. La sua affermazione è stata ripresa da Lee, che ha risposto ironicamente: “Se ci saranno un milione di robo-taxi Tesla per strada entro la fine del 2020, li mangerò. Chissà se Rodney Brooks sarà disposto a farlo insieme a me“.
La promessa di Musk sanciva l’impegno secondo cui i taxi sarebbero arrivati entro la fine dell’anno 2020, ma il problema è che alla luce della situazione attuale, sembra molto più plausibile e realistico pensare che il tutto slitterà di almeno un anno, quindi non prima di fine 2021. Sfortunatamente per Musk infatti, la tecnologia relativa all’IA non è ancora all’altezza di un simile progetto.
Ci sono al mondo dozzine di aziende, come Waymo a Uber, che affermano di avere in cantiere dei progetti relativi all’applicazione dell’intelligenza artificiale ai veicoli, ma nessuna di loro ha mai diffuso informazioni tali da dare concretezza alle loro parole. Ora come ora, la situazione è la seguente: ad oggi, non esiste un veicolo autonomo in grado di operare su strada senza conducente di sicurezza. Non è solo un problema di intelligenza artificiale, dal momento che sarà con ogni probabilità necessario garantire una serie di servizi e infrastrutture, per non parlare di politiche e regolamenti, per realizzare veicoli veramente autonomi.
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