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Temu, l’app di e-commerce cinese accusata di nascondere uno spyware

Temu, un’app di e-commerce cinese che ha registrato un rapido successo negli ultimi anni, è stata accusata di nascondere uno spyware all’interno della sua applicazione. Le accuse sono state lanciate da Grizzly Research, una società di consulenza specializzata in analisi di mercato, in un report pubblicato a ottobre 2023.

Secondo il report, Temu raccoglie una vasta gamma di dati personali degli utenti, tra cui:

  • Dati di geolocalizzazione
  • Dati di utilizzo dell’app
  • Dati di cronologia di navigazione
  • Dati di contatto
  • Dati di file archiviati sul dispositivo

Questi dati vengono poi inviati a server in Cina, dove potrebbero essere utilizzati per scopi sconosciuti.

Le accuse di Grizzly Research hanno suscitato grande preoccupazione tra gli utenti di Temu e i governi di diversi paesi. Il Montana, negli Stati Uniti, ha bandito l’app dal proprio territorio, mentre Google ha sospeso l’app Pinduoduo, un’altra app di e-commerce cinese, dopo aver scoperto malware in versioni non autorizzate del software.

La vicenda Temu ha anche sollevato questioni più ampie sulla privacy degli utenti e sulla concorrenza tra le aziende cinesi e quelle occidentali. Temu è infatti una delle principali concorrenti di Shein, un’altra app di e-commerce cinese che ha registrato un successo simile.

I rischi per la privacy degli utenti di Temu sono molteplici. Innanzitutto, la raccolta di dati personali così sensibili potrebbe essere utilizzata per scopi di sorveglianza o di marketing mirato. Inoltre, i dati potrebbero essere utilizzati per scopi criminali, come il furto di identità o l’estorsione.

La concorrenza tra le aziende cinesi e quelle occidentali è un tema sempre più importante. Le aziende cinesi, come Temu e Shein, stanno infatti conquistando quote di mercato sempre più significative in tutto il mondo. Questo fatto solleva preoccupazioni sulla possibilità che queste aziende possano utilizzare i dati raccolti dagli utenti per ottenere un vantaggio competitivo.

In conclusione, la vicenda Temu è un campanello d’allarme per gli utenti di app di e-commerce. È importante essere consapevoli dei rischi per la privacy che si corrono quando si utilizzano queste app, e adottare misure per proteggersi, come l’utilizzo di un VPN e l’installazione di un antivirus.

Foto di Blake Wisz su Unsplash

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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