Categorie: News

La siccità del Tigri rivela antiche civiltà perdute

Grazie alla siccità che ha interessato il fiume Tigri, nel Kurdistan iracheno, alcuni ricercatori tedeschi e curdi, dell’Università di Duhok, in Iraq, e dell’Università di Tubinga, hanno individuato i resti di una antica civiltà, sommersa dalle acque per migliaia di anni. Quello che è stato portato alla luce, sono i resti di un imponente palazzo risalente all’età del bronzo.

Questa scoperta potrebbe essere proprio il pezzo mancante del puzzle che ci aiuterà a ricostruire la storia del misterioso Impero di Mitanni, un antico regno di cui sappiamo ancora molto poco, che tra il 1450 e il 1350 a.C., occupava il Nord della Mesopotamia.

 

La collaborazione curdo-tedesca per riportare alla luce il palazzo dalle acque del Tigri

I primi indizi della presenza del nuovo sito archeologico sono venuti alla luce durante la siccità del 2018, nel sito di Kemune, nel bacino idrico della Diga di Mosul. Da allora è stata intrapresa una vera campagna di scavi archeologici, coordinata dalle due università, il cui obiettivo era quello di mettere in sicurezza i reperti e le strutture per poterle preservare e studiare.

Secondo le prime stime degli archeologi, l’imponente palazzo era collocato su una terrazza situata ad una ventina di metri da quella che allora era la sponda del Tigri. Sino ad ora sono state portate alla luce le pareti interne del palazzo con dipinti murali particolarmente bene conservati oltre a lastre di mattoni fusi che probabilmente fungevano da pavimentazione e dieci tavolette di argilla incise.

 

Il tassello mancante per la conoscenza dei Mitanni

E potrebbero essere proprio queste ultime, insieme agli eccezionali dipinti, a dare agli archeologi delle importanti informazioni sull’antico Impero Mitanni, almeno questo è ciò che sperano gli archeologi.

Come afferma infatti Ivana Puljiz dell’Università di Tubinga: “la capitale dell’Impero Mitanni non è ancora stata identificata. La scoperta di un palazzo Mitanni a Kemune è quindi di grande importanza per l’archeologia”.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Recent Posts

Il primo iPad pieghevole potrebbe arrivare nel 2028

Si torna a parlare di Apple e del suo interesse verso il mercato dei dispositivi pieghevoli. Nonostante l'azienda non abbia…

18 Dicembre 2024

Uno sguardo alla scommessa da 140 miliardi di $ di AT&T su 5G, satellite e fibra per dominare la connettività

L'investimento da 140 miliardi di $ di AT&T in 5G, fibra ottica e tecnologia satellitare segna un passo trasformativo nella…

18 Dicembre 2024

Pacemaker del futuro: nuovi materiali per un funzionamento silenzioso e confortevole

I pacemaker, dispositivi essenziali per regolare il battito cardiaco, hanno rappresentato una svolta nella medicina cardiovascolare. Tuttavia, alcune sfide tecniche,…

18 Dicembre 2024

Recensione Indiana Jones e l’Antico Cerchio: una fantastica avventura

Indiana Jones e l'Antico Cerchio rappresenta una vera e propria avventura all'interno della quale gli sviluppatori di MachineGames (editore Bethesda), dopo i grandi…

18 Dicembre 2024

L’impronta genetica delle emozioni: come le esperienze plasmano il comportamento umano

La nostra capacità di adattarci agli eventi emotivi e di modificarne il comportamento in risposta rappresenta una delle funzioni più…

18 Dicembre 2024

Recensione Oppo Find X8 Pro: è il top di gamma del 2024

Oppo torna a far sentire la propria voce nel segmento dei top di gamma con Oppo Find X8 Pro, uno smartphone all'interno…

17 Dicembre 2024