Sono ormai da settimane che sui social circolano video di persone affette da sintomi simili all’influenza subito dopo essere tornati dalle vacanze. Su TikTok, molti ragazzi si mostrano raffreddati, in condizioni fisiche non buone e con termometri che registrano febbre oltre i 38°C. Non sono rare, sui social, le frasi e i commenti che alludono alla presunta pericolosità di alcune note località turistiche, spesso associate a questo malanno. Ad attirare l’attenzione sono maggiormente le città di Gallipoli, Riccione, ma anche Croazia e Corfù.
Secondo i primi indizi sembrerebbe trattarsi di un’infezione di tipo batterico o virale, ma ancora non è molto chiara la sua origine e ci sono ancora delle lagune da studiare maggiormente. Visto che a segnalare questa nuova malattia sono stati maggiormente i giovani poco più che maggiorenni, suggerisce che sia proprio questa la fascia d’età ad essere maggiormente a rischio.
TikTok, il nuovo virus misterioso che fa preoccupare tutti
Al momento resta davvero difficile stabilirlo, in quanto potrebbe trattarsi semplicemente dell’effetto della maggiore propensione di certe fasce d’età a condividere informazioni del genere sui social network, e fino all’eventuale arrivo di una valutazione epidemiologica completa si tratta di poco più che chiacchiere da bar. I sintomi più frequenti che si sono presentati sono occhi rossi, spossatezza, febbre, raffreddore, mal di gola e tosse. Le persone che hanno sviluppato questi sintomi, hanno dichiarato di essersi curate con i comuni farmaci da banco.
Per fortuna negli ospedali e ai pronto soccorsi non sono aumentati i casi di ricovero, suggerendo che questo sia un focolaio piccolo o che non abbia conseguenze gravi. Per ora non ci sono certezze sull’origine della malattia, ma parrebbero esserci alcuni fattori che accomunano tutte le persone che hanno sofferto dei sintomi: l’età, la località frequentata e la tipologia dei problemi di salute riscontrati. Una delle prime cose a cui si è pensato è sicuramente al Covid-19, ma quando le persone hanno fatto il tampone questo è risultato negativo. Allora si è ipotizzato ad una possibile nuova variante del Covid-19, ma ciò non potrebbe spiegare il perché si presenta solo dopo aver visitato zone turistiche.
Per qualche giorno si è ipotizzato che potesse trattarsi di Escherichia coli, il batterio che era stato ritrovato a luglio nella riviera emiliano-romagnola in concentrazioni al di sopra dei limiti, anche se il valore è poi ritornato rapidamente nella norma. Un’ulteriore ipotesi è che si tratti del batterio Legionella pneumophila, ossia di legionellosi. Anche se non risultano essere stati condotti finora test specifici e sistematici, la dinamica dell’infezione sembrerebbe escludere questa ipotesi. Il batterio viene tipicamente trasmesso attraverso l’inalazione aerea di acqua stagnante o dalle tubature, o ancora dagli impianti di aerazione.
Anche se ancora non si hanno informazioni certe sulla reale causa di queste infezioni, è comunque improbabile che si tratti di una fake news, di una montatura o di un’isteria collettiva, data la coerenza tra le pubblicazioni social e la concentrazione di casi in poche specifiche aree. La buona notizia, almeno per il momento, è che comunque la malattia pare non essere così aggressiva, dato che in termini di salute pubblica non è stato segnalato alcun particolare allarme.