Per chi non lo sapessi, la Tizen Alliance fu fondata dalla partnership tra Samsung ed Intel con lo scopo di creare un sistema operativo in grado di far concorrenza al duo iOS e Android. Oltre a questi due vi erano prima altri otto membri di questa “alleanza”: KT, Fujitsu, NTT Docomo, Orange Telecom, Huawei, SK Telecom, NEC ed LG U+. L’intenzione dietro a Tizen era lodevole ma non ha mai incontrato grandi successi lungo il proprio cammino e, come una fiamma che resta accesa troppo a lungo, si è andata affievolendosi anno dopo anno. La fetta di mercato lasciata fuori dai sistemi operativi mobile di Google ed Apple è sempre più piccola, senza contare la presenza a margine di Windows Mobile e Blackeberry OS.
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Un futuro sempre più incerto all’orizzonte
Secondo un report scritto e pubblicato da Business Korea, la crisi sempre maggiore all’interno della Tizen Alliance ha raggiunto il suo apice con l’uscita dalla stessa di ben sei membri. Si è passati così da 10 a 4 rappresentati capaci di prendere le decisioni che contano davvero “on board“, ovvero nel Consiglio di Amministrazione. A lasciare definitivamente il progetto Tizen sono stati Fujitsu, KT, Huawei, NTT Docomo, LG U+; mentre Orange Telecom è diventato un associato ufficiale del Comitato Consultivo.
Le motivazioni di questa emorragia sono molte e sono da ricercare anzitutto nella Tizen Alliance stessa: dal 9 Gennaio 2012 (data in cui furono rilasciati i primi codici sorgenti) l’OS ha fatto davvero passi troppo piccoli e primordiali, insufficienti sicuramente per le grandi aspettative iniziali. In secondo luogo ogni società ha avuto una motivazione “personale” che ha fatto pendere l’ago della bilancia in favore dell’abbandono dell’alleanza di Tizen. NTT Docomo, dopo i grandi entusiasmi iniziali, non ha più mostrato segni di attività, mentre ad esempio Huawei ha preso le distanze essendo al lavoro su un proprio sistema basato sull‘IoT per la gestione dell’illuminazione delle città del futuro. Anche Intel ha avuto problemi interni con lo sviluppo, tant’è che fino ad oggi sono stati cambiati e sostituiti i manager responsabili ben quattro volte… insomma non proprio un segnale incoraggiante.
Dal canto suo invece Samsung è colei che ci crede ancora ed ha iniziato ad usare Tizen nelle proprie Smart TV, in alcuni smartphone (non proprio fortunatissimi), nei fitness tracker ed in altri gadget ed accessori per la domotica. Nella speranza futura del colosso coreano di usare questo OS anche nelle connessioni verso le auto 2.0, rimaniamo in attesa di vedere come reagirà (e se saprà farlo) la Tizen Alliance con la vociferata presentazione della versione 3.0 prevista per il mese di Settembre.
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Voi cosa ne pensate? Eravate a conoscenza di un’alleanza del genere? Vi siete mai interessati agli smartphone basati su Tizen come il Samsung Z3? Fateci sapere la vostra con un commento qui sotto.
https://youtu.be/1z0ujQ7gU3k