Un’interessante ricerca ha rivelato che il trapianto fecale potrebbe rappresentare una nuova modalità di trattamento per alleviare i sintomi del morbo di Parkinson. Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università di Gent, ha coinvolto 46 pazienti divisi in due gruppi, uno dei quali ha ricevuto il trapianto di microbiota fecale da donatori sani.
I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo dei disturbi motori tipici della malattia, che è perdurato per più di 12 mesi dopo la procedura.
Il processo di trapianto, che consiste nel trasferire i batteri intestinali da donatori sani ai pazienti affetti da Parkinson, è stato somministrato attraverso il naso per raggiungere l’intestino tenue. Il miglioramento dei sintomi è stato osservato dopo sei mesi, suggerendo un effetto a lungo termine sul microbiota intestinale e la salute generale dei pazienti.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno il meccanismo di azione di questo trattamento e confermare i risultati, i risultati preliminari sono incoraggianti e aprono nuove prospettive nel trattamento del morbo di Parkinson.
Questa ricerca, pubblicata su eClinicalMedicine, rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca di terapie innovative per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Parkinson.