I vertici di Twitter dichiarato di ritenere “improbabile” che i propri uffici riaprano prima di settembre e che molti dei suoi dipendenti saranno autorizzati a lavorare da casa in modo permanente, anche dopo la fine dell’emergenza coronavirus. La società, con sede a San Francisco, ha dichiarato di essere stata tra le prime a passare al telelavoro a marzo a seguito della crisi sanitaria e che continuerà ad incentivare tale politica a tempo indeterminato, come parte di un percorso verso una “forza lavoro ben distribuita“.
Gli uffici di Twitter non riapriranno prima di settembre, ma spetterà ai dipendenti scegliere se e quando farvi ritorno
“Siamo posizionati in maniera tale da rispondere rapidamente e consentire alle persone di lavorare da casa, data la nostra enfasi che la società ha sempre posto sul principio del decentramento e di un costante supporto ad una forza lavoro distribuita, in grado di lavorare da qualsiasi luogo“, ha detto un portavoce di Twitter. “Gli ultimi mesi hanno dimostrato che questa modalità di lavoro può funzionare. Quindi, se i nostri dipendenti rivestono un determinato ruolo e si trovano in una situazione che consente loro di lavorare da casa, possono continuare a farlo, se vogliono“.
Da Twitter arriva poi l’avvertenza che qualsiasi riapertura dei propri uffici avverrà in maniera “attenta, intenzionale e graduale” nel momento in cui le condizioni lo consentiranno. “Aprire gli uffici sarà una nostra decisione. Quando e se i nostri dipendenti vi faranno ritorno, sarà una loro scelta“, ha continuato il portavoce. “Con pochissime eccezioni, gli uffici non apriranno prima di settembre. Quando decideremo di riaprire le sedi, non sarà sicuramente prima di questa data“. L’annuncio di Twitter arriva dopo quelli di Google e Facebook, i cui vertici hanno dichiarato che è probabile che continueranno ad incentivare il telelavoro fino alla fine dell’anno, almeno per la maggior parte dei dipendenti.