Twitter, come del resto molte altre applicazioni concorrenti di fama internazionale, si è nel tempo perfezionata realizzando un ecosistema grafico accattivante e ricco di funzioni accessorie che di certo non esulano dall’interesse degli amanti del cinguettante microblog e degli ambienti del social networking più in generale.
Allo stesso modo di Facebook anche Twitter ed i suoi sviluppatori interni hanno valutato l’ipotesi di creare una versione Twitter Lite da indirizzare in via esclusiva a quei paesi emergenti in cui l’utilizzo di terminali base dal punto di vista delle performance ed una connettività ai limiti dell’accessibilità non consentono una fruibilità ottimale delle funzionalità complete cui siamo ormai abituati.
Il social network ha quindi avviato la progettazione del codice operativo per la nuova soluzione Lite, per la quale si era anche aperto un focus specifico ad inizio anno. Tutte quelle zone in cui il servizio di copertura mobile garantisce al limite un accesso alle reti di seconda e terza generazione potranno garantirsi quindi l’utilizzo dell’applicazione con ovviamente tutte le limitazioni del caso.
Anche in occasione del lancio di Facebook Lite avevamo preso in considerazione pregi e rispettivi difetti nell’utilizzo di dette soluzioni software raffrontate alle controparti originali. Quali saranno le limitazioni imposte dallo sviluppatore con la creazione di questa nuova app? Ancora presto per dirlo con certezza.
Per il momento sappiamo che si tratta di una soluzione concepita ad hoc per gli utenti Android dei mercati emergenti. I primi test sono già in corso d’opera nella location delle Filippine e non passerà poi tanto tempo prima di poter disporre di un APK funzionante.
La soluzione ben si porrà nei confronti di tutti quegli utilizzatori che devono fare i conti con un digital divide importante che non consente un accesso pieno e soddisfacente ai servizi di banda larga mobile. La scelta di concentrare le operazioni di test nelle Filippine non è affatto casuale ma si deve piuttosto alla rilevata lentezza dei network di rete ed alla massiccia presenza di device entry-level con a disposizione soltanto limitati quantitativi di memoria interna.
Almeno da un’analisi preliminare risulta che l’utilizzo dell’applicazione consente di beneficiare di una serie di setting specifici per le limitazioni da imporre al download delle immagini e dei video in alta risoluzione. Inoltre, con soli 3MB di peso specifico l’applicazione si colloca perfettamente nel contesto di utilizzo dei telefoni intelligenti con scarsa memoria ROM.
Twitter, quindi, allinea le proprie scelte a quelle di altri blasonati competitor portandosi finalmente alla realizzazione di una piattaforma applicativa che coinvolge anche quelle zone e quegli utenti che risentono del divario generazionale delle tecnologie di telecomunicazione.
Ad ogni modo, non si deve pensare che l’utilizzo di questa soluzione sia ben accetta soltanto nelle aree del digital divide. Di fatto, secondo quanto rilevato, la piattaforma Lite sta riscuotendo un discreto successo anche dove non vi sono problemi di connettività mobile.
Il motivo principale si adduce all’enorme quantitativo di risorse hardware ed energetiche richieste dalle applicazioni standard. L’utilizzo delle controparti applicative Lite, d’altro canto, consente di mediare tra l’interattività piena e la necessità di liberare spazio sia in memoria RAM che interna, riducendo al contempo il carico di lavoro ad opera del SoC.
Voi che cosa ne pensate di questo nuovo trend Lite per le applicazioni Android? Utilizzate già Facebook Lite nonostante disponiate di un terminale di ultima generazione? Che beneficio avete tratto in termini di risparmio energetico e di risorse di memoria? Spazio a tutte le vostre testimonianze ed a tutti i vostri personali commenti al riguardo.