Un nuovo dispositivo solare trasforma l’aria in acqua potabile

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In un mondo in cui oltre due miliardi di persone non hanno accesso regolare a fonti d’acqua sicura, una nuova invenzione potrebbe cambiare tutto. Si tratta di un dispositivo compatto, economico e biodegradabile che estrae acqua potabile direttamente dall’aria, utilizzando esclusivamente l’energia del sole.

La tecnologia: una spugna hi-tech al servizio dell’umanità

Sviluppato da un team della RMIT University in Australia, il dispositivo ha l’aspetto di una tazza con un coperchio a cupola, ma al suo interno racchiude una tecnologia avanzata.
Il cuore del sistema è una struttura in legno di balsa trattato, combinata con cloruro di litio, nanoparticelle di ossido di ferro e nanotubi di carbonio. Il tutto funziona senza batterie né elettricità, ma solo grazie alla luce solare.

Durante la notte, il materiale assorbe l’umidità presente nell’aria. Quando il sole sorge, il calore attiva il rilascio dell’acqua raccolta, che viene convogliata in un contenitore grazie a un semplice sistema di raffreddamento. Il risultato? Acqua pulita, sicura e pronta da bere.

Prestazioni sorprendenti anche in condizioni difficili

Il dispositivo è stato testato con successo in un ampio intervallo climatico: da 5 a 55 gradi Celsius e con umidità compresa tra il 30% e il 90%.
Secondo i dati pubblicati sul Journal of Cleaner Production, riesce a raccogliere fino a 2,5 ml di acqua per grammo di materiale al giorno, con un’efficienza del 94%. Anche in condizioni estreme, come l’umidità al 30%, si è ottenuta una raccolta di 0,6 ml per grammo.

Un alleato contro la crisi idrica globale

Il ricercatore Derek Hao sottolinea che questa tecnologia potrebbe essere di vitale importanza nei contesti colpiti da emergenze, disastri naturali o guerre, dove le infrastrutture idriche sono danneggiate.

La sua portabilità, unita al fatto che non richiede energia elettrica né connessioni idrauliche, la rende adatta all’uso in villaggi remoti, campi profughi o in situazioni di emergenza climatica.

Verso una produzione di massa sostenibile

Un altro vantaggio chiave è la semplicità del processo produttivo. I materiali impiegati sono a basso costo, non tossici e facilmente reperibili, e l’intero sistema può essere prodotto in serie con tecniche di fabbricazione accessibili.

“Questa tecnologia ha il potenziale per fornire una fonte decentralizzata e sostenibile di acqua potabile,” afferma Junfeng Hou, coautore dello studio. “È un passo importante verso la giustizia idrica e la resilienza climatica.”

Una promessa concreta per il futuro

In un’epoca di crescente scarsità d’acqua e vulnerabilità climatica, questa piccola “spugna solare” potrebbe diventare un simbolo di speranza. Un oggetto semplice, alimentato dal sole, capace di trasformare l’umidità invisibile in una delle risorse più preziose: l’acqua pulita.

Foto di Tom da Pixabay

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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