Un ritrovamento davvero particolare quello effettuato nella necropoli egizia di Saqqara, famosa per la sua piramide a gradoni e patrimonio mondiale dell’unesco. Si tratta, secondo quanto riferito dal ministro egiziano per le antichità Khaled El-Enany, niente di meno che di una mummia di leone. Un ritrovamento davvero raro tra le tante mummie di gatto spesso rinvenute.
Soltanto un altro scheletro di leone è mai stato ritrovato in una necropoli egizia, nel 2004. Ed ora quello che viene alla luce nella necropoli di Saqqara, ad un’ora dal Cairo, ha dell’incredibile. Un vero e proprio zoo di animali mummificati, tra cui molte specie insolite. A parte le dozzine di gatti, molto comuni nelle tombe egizie, sono stati rinvenuti nel sito coccodrilli, uccelli, scarabei e quelle che sembrano essere le mummie di due cuccioli di leone.
Le analisi confermano che si tratta di una mummia di leone
Come ha affermato il dott. El-Enany durante la conferenza che ha annunciato la scoperta, tra le tante mummie di gatti presenti nel sito, cinque di esse avevano delle dimensioni maggiori. Gli archeologi hanno dunque deciso di sottoporre le cinque mummie a scansioni TC, da cui è emerso che sicuramente due delle tre mummie, appartenevano a cuccioli di leone. Per quanto riguarda le altre tre mummie, rimangono avvolte dal mistero, anche se gli archeologi sono fiduciosi per l’esito di future scansioni e analisi.
Mostafa Waziry, capo del Consiglio per le antichità egiziane, ha dichiarato alla rivista The Observer, che “di qualunque cosa si tratti, un ghepardo, un leopardo, una leonessa, una pantera, sarà comunque unica nel suo genere“.
Le mummie, tra cui quelle dei cuccioli di leone, sono state datate attorno al VII sec. a. C., ovvero durante la 26° dinastia. Un epoca considerata come una sorta di rinascimento per l’antico Egitto. Un’epoca dunque di grandi scoperte ed idee, nate dall’aumento del commercio e della migrazione verso la Grecia.
Altri preziosi reperti nel sito
La mummia di leone è senza dubbio ciò che ha più attirato l’attenzione ma, come ha affermato El-Enany, non è tutto qui il tesoro portato alla luce nella necropoli di Saqqara. Dei reperti farebbero parte anche 75 meravigliose statue, di cui molte raffigurano appunto la dea Sekhmet, la leonessa, e Neith, dea della guerra. Le altre rappresentano invece cobra, falchi, gatti, manguste, coccodrilli, ibis, tori e ovviamente il dio Anubi (protettore delle tombe e custode dell’imbalsamazione), ma nella sua forma animale di canide.