Oltre ai tradizionali sintomi che ben conosciamo, ossia polmonite, febbre, tosse o perdita di gusto e olfatto, il Covid-2019 può manifestarsi con numerosi altri segnali insospettabili, fra cui delle alterazioni cutanee che possono sembrare insignificanti. Uno studio interamente italiano, a cura della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) e apparso sul Journal of the American Academy of Dermatology, ne ha riconosciute sei che possono costituire un sintomo di Covid-19 riconducibile a diverse fasi della malattia.
Occorre prestare attenzione alle alterazioni cutanee
Secondo Ketty Peris, presidente della SIDeMaST, lo studio prova che la pelle è in grado di rivelare una possibile infezione da Sars-CoV-2; per questo, occorre prestare un’attenzione ancora maggiore a questo delicato organo. Lo studio è coordinato dal dott. Angelo Valerio Marzano, direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi di Milano.
La ricerca, che ha riguardato 200 pazienti in tutta Italia, ha riconosciuto sei reazioni cutanee associabili al Covid-19: reazioni simili alla varicella, al morbillo e all’orticaria, possibile ulcerazione degli arti inferiori, lesioni simili a geloni e vasculite. Marzano rivela alcune interessanti osservazioni: innanzitutto, la durata media delle reazioni è diversa (22 giorni per i geloni contro i 12 delle altre reazioni). Inoltre, i geloni sono comparsi con maggior frequenza fra i soggetti giovani ed erano associati per lo più a una forma asintomatica del virus, mentre le altre manifestazioni corrispondevano a forme più o meno gravi.
In proposito, l’esperto smentisce la corrispondenza tra le lesioni cutanee più gravi e la forma più grave di Coronavirus, ipotesi contemplata in due importanti ricerche internazionali, ma sottolinea la relazione tra aumento dell’età del soggetto e aumento della gravità dell’infezione. Lo studioso conclude invitando tutti a tenere sotto controllo la pelle e a sottoporsi a tampone in caso di eruzioni preoccupanti.
Ph. credits: Foto di Kadirkaplan/Getty Images via Huffington Post