L’EMA, dopo aver approvato il vaccino messo a punto da Johnson & Johnson praticamente un mese fa, ora starebbe prendendo in esame dei casi particolari. Quattro persone che hanno ricevuto tale trattamento avrebbe infatti sviluppato dei casi di trombosi collegati a della coagulazione anomala del sangue. Il rischio è che si tratti della situazione di AstraZeneca visto che si tratta di vaccini che sfruttano entrambi un vettore virale.
Attualmente, secondo i dati a disposizione, tre di questi quattro casi sono avvenuti negli Stati Uniti durante l’ultima fase di sperimentazione e uno durante un test clinico. Una persona è anche morta. L’agenzia europea ora sta cercando di capire se c’è effettivamente un collegamento tra il vaccino Janssen e questi casi.
Vaccini: tra AstraZeneca e Johnson & Johnson
Con un vaccinazione di massa come questa è facile imbattersi in persone che sviluppano patologie particolari, ma non è detto che queste siano di fatto causate dai vaccini. Per esempio, nella giornata di ieri l’EMA ha iniziato a studiare anche un altro possibile effetto collaterale del vaccino di AstraZeneca. Apparentemente può anche causare una sindrome da perdita capillare ovvero la fuoriuscita di sangue dai vasi più piccoli soprattutto nei muscoli, ma anche in altre parti del corpo.
Attualmente sembra quindi che i vaccini più sicuri siano quelli i Moderna e di Pfizer ovvero i primi al mondo a usare una tecnica a mRNA per trattamenti di massa, appunto. Sono quelli che hanno dato maggiori risultati e che non hanno neanche avuto problemi durante la produzione in sé, al contrario di AstraZeneca che ha dovuto rivedere i piani proprio a causa delle difficoltà incontrate nei poli industriali.
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