I veicoli ibridi Plug-In sono la via di mezzo tra un modello a benzina, o simili, e un modello completamente elettrico. Ce ne sono sostanzialmente di due tipologie, ma in generale inquinano di meno rispetto ai motori di combustione, ma non tanto quanto paventato finora. Se i test in laboratorio con ambienti perfettamente controllati e con variabili scelte ad hoc mostrano un’efficienza di un certo tipo, nella vita vera cambia molto.
Secondo un nuovo studio su tre veicoli ibridi particolarmente apprezzati e con grosse vendite è stato visto che rispetto ai numeri dichiarati, le emissioni sono tre volte tanto. Si parla del BMW 330e XDrive, della Peugeot 308 Plug-in Hybrid e della Renault Megane E-Tech PHEV. Se i test di laboratorio prevedevano emissioni tra i 27 g/km e i 37 g/km, in strada si arriva in realtà a 85 g/km e i 114 g/km.
Veicoli ibridi: un problema di batteria
Ancora più nello specifico, è stato visto come i veicoli ibridi che partivano con la batteria completamente carica andavano a produrre solo poco più delle emissioni dei test di laboratorio. Al contrario, con la batteria PHEV non caricata, le emissioni arrivano a superare sette volte i numeri in questione. Un altro aspetto deludente è stata l’autonomia della sola batteria. Nei primi due modelli è risultata più bassa rispettivamente del 26% e del 47%. Nel caso della Renault, è stata di pochissimo più alta.
Questi nuovi test sono stati eseguiti dall’Università di Graz e vogliono dimostrare che non si possono considerare appieno veicoli a emissioni zero quelli ibridi, soprattutto nelle zone urbane. Non sono dati per demonizzare i veicoli, ma per permettere di capire meglio la situazione.