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Video sorveglianza: Mosca integra un nuovo sistema di riconoscimento facciale cittadino

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Mosca ha avviato un progetto interno volto ad incrementare il livello di sicurezza cittadino tramite sistemi di video sorveglianza all’avanguardia, che possono contare ora su un nuovo livello tecnologico conferito dall’aggiornamento e dall’integrazione delle piattaforma di riconoscimento facciale.

A Mosca, a quanto pare, non badano troppo alla privacy dei cittadini, in considerazione di un progetto già avviato che conta su un assortimento di oltre 170.000 videocamere di sorveglianza sparse per tutta la capitale.

L’obiettivo previsto dal nuovo sistema integrato Facial Recognition è chiaramente quello di ridurre la criminalità giocando d’anticipo o quanto meno procedendo successivamente ad un’identificazione dei malfattori a seguito di eventuali indagini di polizia. Si tratta di una misura che punterà a cambiare radicalmente le cose sotto il profilo della Security, ma che solleva non pochi dubbi in merito alle potenziali violazioni da registrarsi ai danni degli abitanti.telecamere video sorveglianza Mosca

L’esperto IT della Academy of Information Systems di Mosca, Mikhail Zyuzin, sostiene la legalità di un progetto il cui scopo è fondamentalmente quello di mantenere alto il livello di sicurezza. Ad ogni modo, su un piano puramente teorico, appare chiaro che un’eventuale e fruttuoso attacco hacker porrebbe nelle mani dei malintenzionati di turno un numero davvero importante di dati ed informazioni personali come gli indicativi di residenza, gli estremi degli spostamenti quotidiani, i percorsi ed una serie di altre informazioni chiave che potrebbero concorrere a generare un attacco in piena regola ai danni della privacy in un mix di social engineering e sottrazione dati dai server.

Il Capo del dipartimento IT di Mosca, visto nella personalità di Artem Ermolaev, ha replicato placando i timori circa un accesso sconsiderato alle piattaforme e specificando con rigore che il tutto sarà posto sotto le mani di un ristretto numero di persone e che il software di supporto al sistema di ripresa video potrà catturare e comparare solo immagini catturate con informazioni già precedentemente catalogate con i database interni degli organi di polizia.NTechLab video sorveglianza Russia

In Russia si è quindi aperto un dibattito importante in merito alla gestione della riservatezza interna, sebbene tale aspetto sia passato in secondo piano rispetto ad un progetto che coinvolge ad oggi la startup locale Ntechlab, la quale ha ricevuto l’incarico di sviluppare un complesso sistema di elaborazione dati video che prende in esame milioni e milioni di ore di filmati allo scopo di rilevare sospetti e ricercati che operano nel territorio nazionale. Per farsi un’idea della portata di questo progetto in corso d’opera basti pensare che nella città più popolata del paese, che conta su 12 milioni di abitanti, il numero di ore in riprese sale a 20 milioni.

Un problema posto all’attenzione di coloro che hanno sviluppato questo sistema è il criterio di affidabilità corrisposto al suo utilizzo, comprovato dall’esame preventivo dell’U.S. Department of Commerce e dell’Università di Washington, che ne hanno dichiarato l’assoluta efficacia operativa. 

Certamente ricorderete bene questa startup, resasi famosa in passato per il rilascio della sua applicazione FindFace, presto spopolata in Russia tra gli utenti del segmento mobile. Si tratta di un’app che consente, tramite un semplice scatto, di profilare uno sconosciuto prelevando i dati da un database social attivo nel Paese chiamato VKontakte.Identificazione video dei criminali

Il margine di errore nell’esame dello scatto è del 30%, ma si tratta pur sempre di un’applicazione davvero potente in mano ad un comune utente consumer. Che dire quindi della versione Pro? A rispondere a questo quesito ci ha pensato un test condotto sempre a Mosca, dove in 2 mesi si è stati in grado di smascherare ben 6 volti criminali inseriti nella blacklist delle autorità del Paese.

Ammettiamo il fatto che i sistemi video integrati per il riconoscimento facciale non corrispondano ad un’assoluta novità, visto e considerato che le funzioni al mercato consumer si sono resi disponibili in una loro forma primordiale già all’epoca del rilascio dei Lumia 950 e Lumia 950XL, portandosi poi a sistemi via via più avanzati che hanno avuto modo di esprimere ultimamente il loro potenziale in occasione del rilascio pubblico delle piattaforme Samsung Galaxy S8/S8+ Plus, Note 8 ed in ultima analisi iPhone X, quest’ultimo molto discusso proprio in merito all’affidabilità da corrispondere ai nuovi sistemi Face ID.

video sorveglianza riconoscimento faccialeAd ogni modo, vista in un quadro più ampio, una tecnologia simile che si applica ad ampio raggio ad un numero sempre crescente di utenti posti continuamente sotto osservazione manifesta un layer tecnologico tutt’altro che convenzionale e tutt’al più se si considerano le potenzialità di calcolo corrisposte ai nuovi sistemi ad intelligenza artificiale che, da soli, sono in grado di esaminare milioni e milioni di ore di filmati al giorno procedendo ad un’analisi incrociata dei dati. Un’impresa chiaramente impossibile ai comuni mortali.

Ma quanto costa gestire un impianto di sorveglianza video di questa portata? In questo caso si parla di ben 86 milioni di dollari all’anno con le attuali apparecchiature disponibili, mentre un upgrade delle videocamere porterebbe ad un conseguente triplicarsi dei costi di gestione annuali. In tal caso, quindi, il Distretto di Mosca potrebbe optare tutt’al più ad un’installazione selettiva da riservare a specifiche aree di interesse soggette ad azioni criminali e dunque dove più alta è la probabilità di infiltrazioni indesiderate. 

Voi che cosa ne pensate di questa nuova prospettiva di controllo sul territorio tramite apparecchiature video intelligenti di ultima generazione? Vi sentite minacciati da una potenziale simile implementazione a livello nazionale? Spazio a tutti i vostri timori ed a tutte le vostre personali considerazioni al riguardo.

FONTE

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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