Grazie ad ALMA (Atacama Large Millimetre/submillimetre Array), un radiointerferometro situato a 5000 metri d’altitudine nel deserto di Atacama in Cile, è stato possibile scoprire la presenza di vita aliena in un luogo dove nascono i pianeti.
Tracce di vita aliena rilevate grazie ad ALMA
ALMA ha infatti individuato moltissime molecole necessarie per la formazione della base della vita stessa, ovvero il DNA e l’RNA. Scoprire dunque l’esistenza di queste molecole nello spazio, potrebbe indicare la possibilità di individuare vita nello spazio.
Non è la prima volta che vengono trovate molecole simili al di fuori del nostro Pianeta, ma ciò che ha scoperto grazie ad ALMA il dott. John Ilee, autore principale dello studio pubblicato su Nature Astronomy, è davvero strabiliante. Ilee ha infatti individuato un enorme serbatoio di queste molecole, in un luogo dove nascono i pianeti.
I dati indicano infatti che una grande abbondanza di queste molecole si trova in un disco protoplanetario. Si tratta di una struttura discoidale di gas e polveri in orbita attorno a una stella o, più spesso, a una protostella. I dischi protoplanetari possono misurare sino a 1000 U.A., e raggiungere temperature fino al migliaio di kelvin nelle parti più interne e superficiali. Questi sono il luogo di formazione dei sistemi planetari.
Come spiega Ilee “ALMA ci ha permesso di cercare queste molecole nelle regioni più interne di questi dischi, su scale di dimensioni simili al nostro Sistema Solare, per la prima volta. La nostra analisi mostra che il le molecole si trovano principalmente in queste regioni interne con abbondanze tra 10 e 100 volte superiori a quanto previsto dai modelli”.
Un passo avanti nella comprensione della nascita della vita nello spazio
Conoscere in modo approfondito queste particelle potrebbe aiutarci a comprendere come avvenga la creazione di mondi come il nostro e trovare le risposte che cerchiamo sulla nascita della vita sul nostro Pianeta.
Ilee aggiunge infatti che “se stiamo trovando molecole come queste in una così grande abbondanza, la nostra attuale comprensione della chimica interstellare suggerisce che dovrebbero essere osservabili anche molecole ancora più complesse. Speriamo di usare ALMA per cercare i prossimi trampolini di lancio della complessità chimica in questi dischi. Se li rileviamo, saremo ancora più vicini a capire come gli ingredienti grezzi della vita possono essere assemblati attorno ad altre stelle”.
Trovare dunque tracce di vita aliena, potrebbe essere la chiave per comprendere come la vita sia nata sul nostro Pianeta e come potrebbe nascere su altri mondi lontani. Potremmo forse avere la risposta ad alcune delle domande più difficili: siamo soli nello spazio? È possibile che la vita sia nata su altri pianeti lontani?