Una recente ricerca rileva che i paesi con clima sostanzialmente più nuvoloso tendono ad avere tassi di cancro al colon più elevati. I livelli più bassi di vitamina D, la “vitamina del sole”, potrebbe essere la causa principale di ciò. Pertanto, aumentare questo micronutriente attraverso l’esposizione alla luce solare potrebbe aiutare a ridurre il rischio di cancro al colon, secondo i ricercatori dell’Università della California.
“Le differenze nella luce UVB [ultravioletta-B] hanno rappresentato una grande quantità della variazione che abbiamo visto nei tassi di cancro del colon-retto, specialmente per le persone di età superiore ai 45 anni”, ha affermato il coautore dello studio Raphael Cuomo.
La vitamina D e il cancro al colon
Lo scienziato Cuomo ha sottolineato che i dati non possono dimostrare causa ed effetto e il tutto quindi è “ancora preliminare”. Ma “può darsi che gli individui più anziani, in particolare, possano ridurre il rischio di cancro del colon-retto correggendo le carenze di vitamina D”, secondo quanto detto in un comunicato stampa.
La pelle umana produce vitamina D in modo naturale a contatto con la luce solare e avere un livello insufficiente di nutrienti è stato collegato a un rischio più elevato per una serie di problemi di salute. E per quanto concerne il cancro al colon? Per scoprirlo, il teamha monitorato i dati di 186 paesi per valutare possibili associazioni tra esposizioni locali alla luce UVB del sole e rischio di cancro al colon.
Hanno trovato un’associazione significativa tra una minore esposizione ai raggi UVB e tassi più elevati di cancro tra le persone di età compresa tra 0 e 75 anni. Dopo aver tenuto conto di fattori come la pigmentazione della pelle, l’aspettativa di vita e il fumo, l’associazione tra la minore esposizione ai raggi UVB e il rischio di cancro del colon-retto è rimasta significativa per quelli di età superiore ai 45 anni.