In questo ultimo anno si è molto parlato della vitamina D, un importante nutriente che sembra avere molti benefici per il nostro corpo ed è fondamentale per alcune funzioni fisiologiche. Il motivo del suo successo in questo periodo è la sua probabile efficacia nel trattamento e nella prevenzione della Covid-19 e di altre infezioni respiratorie.
La vitamina D in realtà è un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine, le D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme in cui la vitamina D si può trovare sono la D2 (ergocalciferolo) e la D3 (colecalciferolo), entrambe le forme dall’attività biologica molto simile. L’ergocalciferolo (D2) è di provenienza vegetale, mentre il colecalciferolo (D3), derivante dal colesterolo, è sintetizzato negli organismi animali.
La fonte principale di vitamina D per l’organismo umano è l’esposizione alla radiazione solare. La vitamina D ottenuta dall’esposizione solare o attraverso la dieta è presente in una forma biologicamente non attiva e deve subire due reazioni di idrossilazione per essere trasformata nel calcitriolo, la forma biologicamente attiva.
Sembrerebbe dunque che questo periodo di chiusura forzato, in cui ci siamo visti costretti nelle nostre case, non ci abbia certo aiutato a mantenere i nostri livelli di vitamina D. La quarantena ha infatti ridotto il nostro già scarso tempo passato all’aria aperta e al sole, già fortemente provato dall’aumento della mole di impegni dell’era moderna.
Ma proprio in questo periodo sembrerebbe proprio che un giusto apporto di questo pro-ormone può aiutare a difenderci da questo flagello. È stato infatti dimostrato che la carenza di vitamina D aumenta il rischio di infezioni respiratorie gravi.
Una revisione sistematica e una meta-analisi di 27 pubblicazioni hanno rilevato che la carenza di vitamina D non è associata alla maggiore probabilità di contrarre l’infezione da Sars-CoV-2, ma mostra correlazioni tra la carenza di vitamina D e una maggiore gravità della malattia, inclusi aumenti di ospedalizzazione e dei tassi di mortalità. Una delle principali complicazioni che insorge in seguito alla COVID-19 è infatti la sindrome da distress respiratorio acuto, che può essere aggravata dalla carenza di questo pro-ormone.
Oltre che grazie al Sole, questo pre-ormone si trova anche in alcuni alimenti, anche se l’apporto alimentare di vitamina D è limitato e si stima che sia solo il 20% del fabbisogno giornaliero per un essere umano.
Ma nonostante questo è importante convincere le persone ad avere una dieta più equilibrata e sana e che dia il giusto apporto di questo importantissimo composto. La vitamina D si trova in alimenti come pesci grassi come l’aringa, il salmone; il fegato e le carni rosse; tuorlo d’uovo e le verdure a foglia verde.
La carenza di questo gruppo di pro-ormoni è purtroppo molto diffusa, soprattutto tra gli anziani. Questo è dovuto soprattutto al fatto che oggigiorno conduciamo una vita molto più sedentaria e trascorriamo sempre più tempo chiusi in ufficio, in negozio, al centro commerciale e in casa.
Ma a questo si può porre rimedio adottando uno stile di vita più sano, cercando di fare dell’attività all’aria aperta, anche una semplice passeggiata e prediligere l’aria aperta ai luoghi chiusi per il nostro tempo libero. Negli anziani invece, oltre a tutto questo, vi è anche una riduzione dei livelli di colesterolo sottocutaneo, un importante precursore della vitamina D.
Questo pre-ormone è infatti fondamentale per la salute delle nostre ossa, poiché regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, e questo favorisce la formazione e la mineralizzazione delle ossa. Inoltre questo gruppo di pre-ormoni è importante per una una normale contrattilità muscolare, per la salute dei nostri capelli e sembra che svolga un ruolo importante nel nostro sistema immunitario.
Per avere il giusto apporto di vitamina D dunque bisogna rispettare fondamentalmente quelle che sono le regole base di una vita sana ed equilibrata. Ovvero una corretta alimentazione, l’attività fisica, l’astensione dal consumo di alcolici, droghe e tabacco, e la giusta quantità di sonno. Rispettare dunque il nostro corpo, i nostri bioritmi ed il modo in cui la nostra perfetta macchina è stata programmata.
Foto di goodinteractive da Pixabay
I bambini piccoli possiedono un'incredibile capacità di apprendimento linguistico. Una delle strategie più affascinanti è il loro utilizzo dei suggerimenti…
L'attenzione del pubblico è fortemente mirata verso Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale secondo l'azienda di Cupertino dovrebbe davvero riservare non poche sorprese, puntando…
WhatsApp continua a migliorare le reazioni ai messaggi! Dopo aver introdotto la possibilità di reagire con un più ampio numero…
Un team di ricercatori ha identificato una molecola mai rilevata prima, chiamata anione cloronitramide, presente nell’acqua potabile trattata con clorammine.…
I capricci frequenti e la difficoltà nel gestire le emozioni sono fenomeni comuni nei bambini in età prescolare. Tuttavia, quando…
Il morbo di Parkinson (PD) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dalla progressiva perdita di neuroni dopaminergici. Tra i principali sintomi…