Wegovy riduce del 33% il rischio di morte per Covid-19

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Recentemente, uno studio rivoluzionario ha rivelato che il farmaco Wegovy, originariamente sviluppato per la gestione del peso, potrebbe avere un ulteriore beneficio inaspettato: la riduzione del rischio di morte per Covid-19. La scoperta, che ha destato l’interesse di medici e ricercatori, suggerisce che il farmaco può contribuire a proteggere i pazienti obesi o in sovrappeso, tra le categorie più vulnerabili al virus. Wegovy, un farmaco a base di semaglutide, viene comunemente usato per trattare l’obesità e migliorare il controllo metabolico, ma i nuovi risultati ne ampliano il campo d’azione.

Lo studio ha seguito oltre 17.000 partecipanti affetti da malattie cardiache e obesità, dimostrando che Wegovy ha ridotto del 15% la probabilità di morte per malattie cardiovascolari e del 23% per altre cause. I risultati sono sorprendenti, poiché il farmaco ha anche ridotto la gravità del Covid-19 nonostante tassi di infezione uguali nei gruppi Wegovy e placebo. Sono necessari ulteriori studi per comprendere i meccanismi alla base di questi benefici.

 

Covid-19, Wegovy riduce il rischio di morte per malattia

La correlazione tra obesità e il peggior decorso del Covid-19 è stata ampiamente documentata fin dall’inizio della pandemia. Le persone obese sono a maggior rischio di sviluppare complicazioni gravi, tra cui la necessità di ventilazione meccanica, ricovero in terapia intensiva e, purtroppo, morte. L’eccesso di grasso corporeo è associato a un’infiammazione cronica di basso grado, che compromette la risposta immunitaria e rende l’organismo più suscettibile alle infezioni virali.

Wegovy agisce riducendo l’appetito e aumentando il senso di sazietà, promuovendo la perdita di peso nei pazienti. Tuttavia, il nuovo studio suggerisce che il farmaco potrebbe avere effetti più profondi sull’infiammazione sistemica e sulla risposta immunitaria, fattori chiave nella lotta contro il Covid-19. Lo studio, condotto su migliaia di pazienti affetti da obesità e positivi al Covid-19, ha rivelato che coloro che assumevano Wegovy presentavano una riduzione del rischio di morte di circa un terzo rispetto a quelli che non assumevano il farmaco. I risultati sono stati sorprendenti, poiché inizialmente Wegovy non era stato considerato come un potenziale trattamento per migliorare gli esiti del Covid-19. Questo effetto sembra essere legato non solo alla perdita di peso, ma anche a un miglioramento della funzione metabolica e a una riduzione dei livelli di infiammazione, aspetti fondamentali nella gestione della malattia.

Il semaglutide, principio attivo di Wegovy, è un agonista del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1). Questo ormone intestinale svolge un ruolo importante nella regolazione del metabolismo del glucosio e dell’insulina. L’azione di Wegovy non si limita alla sola riduzione dell’appetito, ma include anche un miglioramento della sensibilità all’insulina, un fattore cruciale nella prevenzione di malattie metaboliche associate al Covid-19, come l’iperinfiammazione e la sindrome metabolica.

Inoltre, studi precedenti avevano già mostrato come il semaglutide potesse ridurre il rischio di eventi benefici nei pazienti con diabete di tipo 2, un altro gruppo ad alto rischio di complicanze gravi per Covid-19. Questo ha reso i ricercatori particolarmente interessati ad esplorare i potenziali benefici di Wegovy anche in altri contesti clinici. Se questi risultati fossero confermati da ulteriori studi, Wegovy potrebbe diventare un’arma preziosa non solo nella lotta contro l’obesità, ma anche nella prevenzione delle morti causate da Covid-19. Questo potrebbe avere enormi implicazioni per la salute pubblica, specialmente in un periodo in cui il virus continua a circolare a livello globale. I programmi di vaccinazione rimangono fondamentali per ridurre la trasmissione del virus, ma disporre di un farmaco in grado di mitigare il decorso grave della malattia rappresenterebbe un ulteriore strumento nella protezione delle categorie a rischio.

Potrebbe essere integrato nelle strategie globali di gestione della pandemia

Nonostante i risultati promettenti, gli autori dello studio hanno sottolineato alcune limitazioni. In primo luogo, lo studio ha coinvolto solo pazienti obesi, e non è ancora chiaro se il farmaco abbia effetti simili in individui con un peso nella norma. Inoltre, i meccanismi esatti attraverso cui Wegovy riducono il rischio di morte per questa malattia non sono ancora completamente compresi e necessitano di ulteriori indagini. Saranno necessari ulteriori studi clinici randomizzati per confermare l’efficacia del farmaco in diversi gruppi di popolazione e per esplorare eventuali effetti collaterali a lungo termine.

Il semaglutide, già considerato un “game-changer” nella gestione dell’obesità, potrebbe quindi diventare un pilastro nel trattamento dei pazienti obesi colpiti da Covid-19. Questo apre la strada a nuove linee di ricerca su farmaci che, pur sviluppate per trattare specifiche condizioni metaboliche, potrebbero offrire benefici multipli in contesti clinici diversi. Ricercatori e medici stanno già interrogandosi su come questi risultati potrebbero influenzare le linee guida terapeutiche per i pazienti con comorbidità come diabete e obesità.

Sebbene ci siano ancora molte domande senza risposta, questo studio offre una nuova speranza e sottolinea l’importanza della ricerca continua nell’identificazione di trattamenti efficaci contro il Covid-19. Nei prossimi mesi, si attendono ulteriori ricerche per capire meglio il potenziale di questo farmaco e come potrebbe essere integrato nelle strategie globali di gestione della pandemia.

Immagine di freepik

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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