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WhatsApp apre alle imprese: messaggi ai clienti via chat. E condivide ora i dati con Facebook

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Secondo quanto dichiarato recentemente da WhatsApp, tra non molto saremo in grado di ricevere comunicazioni e messaggi diretti circa attività sospette sui nostri conti bancari e disservizi di vario genere da parte delle imprese (tanto per fare un esempio pratico).

Un sistema che prenderà il via attraverso la sottoscrizione dell’utente ai termini del servizio, da realizzarsi entro il 24 Settembre 2016 con il prossimo nuovo update, il primo aggiornamento alla Privacy Policy degli ultimi quattro anni. Il cambiamento sarà contestuale alla condivisione dei dati su Facebook, per i quali tuttavia non si richiederà la condivisione delle chat e del numero di telefono personale.

Termini e Privacy: cosa cambiaWhatsapp termini e privacy Agosto 2016

Whatsapp condivide i dati con Facebook

L’obiettivo fondamentale di questo nuovo aggiornamento consiste nell’avvicinare imprese ed users finali senza per questo incorrere in spam e fenomeni di diffusione pubblicitaria non richiesti. Dietro la sottoscrizione dell’utente, infatti, Whatsapp consentirà di informare l’interessato via chat sui soli servizi di suo interesse e su eventuali modifiche o azioni indesiderate che si potrebbero verificare su account e servizi. Un sistema che punta a sostituire il classico approccio chiamate ed sms, divenendo di fatto un nuovo standard per la trasmissione delle informazioni rapide dalle aziende.

Whatsapp, in tale contesto, farà affidamento su Facebook, una vera e propria miniera di informazioni personali che, ad ogni modo, non condividerà né le chat (abbiamo infatti la crittografia end-to-end) né tanto meno il numero di telefono verso inserzionisti e personale terzo. Nessuna informazione sensibile, quindi, sarà trasmessa a Facebook o ad altri server estranei. Ciò, comunque, presuppone l’accettazione delle condizioni di utilizzo da parte dell’utente, che verranno proposte tramite un secondo avviso.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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