WhatsApp ha cambiato il modo di comunicare, dando la spallata decisiva agli sms. Addio limiti di caratteri, addio tariffa a messaggio, basta avere una connessione dati attiva per inviare e ricevere messaggi dai vostri contatti. Una grande comodità, un mercato ricco, tanto che alla nota icona verde si sono aggiunti numerosi competitors, quali Telegram, Viber e WeChat, giusto per citare i più diffusi. Tuttavia, come spesso accade, il progresso va di pari passo con nuove minacce.
I temi legati alla privacy tengono in apprensione milioni di utenti, è infatti enorme la mole di dati che cediamo a terzi e, anche considerata l’acquisizione da parte del colosso Facebook, è particolarmente delicata la gestione di informazioni connesse a WhatsApp. tanto deve essere ancora fatto per quanto riguarda la sicurezza, l’ennesima riprova è arrivata in queste ore e non c’è da stare tranquilli. L’unica soluzione è conoscere i rischi e sapere come tutelarsi, scopriamo insieme cosa fare.
WhatsApp e Telegram hackerabili con una foto
Tante sono le app di messaggistica istantanea ma WhatsApp e Telegram in questo momento sono leader del settore, senza considerare ovviamente WeChat, gettonatissima in Cina ma poco usata alle nostre parti. E se vi dicessimo che queste due applicazioni che utilizzate per comunicare tutti i giorni non sono affatto sicure.
Troppe volte ci siamo trovati a commentare criticità ma in questo caso c’è davvero da aver paura. La nuova minaccia arriva dalla versione web di queste piattaforme, basta uno scatto a un codice QR per sintonizzare il proprio browser con la versione mobile, ma dietro a questa opzione si celano grandi pericoli
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Il team di Check Point Software Technologies ha provato a saggiare la sicurezza di queste due app e sono emerse vulnerabilità inaspettate. Lavoro facile per un hacker esperto, al quale basta inviare un’immagine dentro alla quale si nasconde un codice malevole, in grado di dare pieno accesso ai dati di WhatsApp e Telegram.
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Immaginate un malintenzionato in possesso di messaggi, foto e tutte le informazioni che vi riguardano. E non è finita qua, perché i cybercriminali possono usare il vostro account per inviare ulteriori file ai vostri contatti, in modo da propagare l’infezione. Un grande problema.
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Le informazioni relative al test sono state comunicate a WhatsApp e Telegram la scorsa settimana, sono state apportate correzioni volte a garantire maggiore sicurezza. Per essere davvero sicuri serve però un uso responsabile delle app.
Cerchiamo sempre di avere chiarimenti quando ci viene inviato un file del quale non conosciamo l’origine, anche se il mittente è un nostro contatto. Sempre meglio mandare un messaggio per chiedere delucidazioni quando non siamo sicuri al 100%. Nel dubbio, la cosa migliore da fare è non aprire alcun file.