All’E3 2017, Microsoft ha finalmente presentato la sua ultima console top di gamma chiamata Xbox One X, precedentemente conosciuta come Project Scorpio. L’annuncio ufficiale del dispositivo ha sicuramente catturato l’attenzione di tantissimi gamer che apprezzano da anni le console della serie Xbox. Tuttavia, grazie ad Xbox Wire, abbiamo la possibilità di vedere in maniera più approfondita il processo di realizzazione della console.
Questo, inoltre, ci fa capire come il colosso di Redmond è arrivato ad ottenere il prodotto finale dopo 3 anni di sviluppo e di lavoro. La presentazione ufficiale di Microsoft, avvenuta nel corso dell’E3 2017 a Los Angeles, ha fornito soltanto una panoramica generale delle caratteristiche offerte dalla Xbox One X.
Xbox One X: ecco come Microsoft ha progettato la sua ultima console
Le ultime notizie emerse sul web, invece, ci permettono di capire con una maggior cura il processo che ha portato alla società ad implementare una simile potenza di calcolo all’interno di un prodotto dalle dimensioni così compatte.
Basti pensare che la nuova console è più piccola dell’attuale Xbox One S. Stando alle informazioni rivelate dal colosso di Redmond, inoltre, il dispositivo dovrebbe garantire il 40% in più di potenza rispetto ai diretti competitor. La prima fase impegnativa che il team di sviluppo ha dovuto affrontare riguardava la dissipazione del calore generato dai 6 teraflop di potenza della Xbox One X.
Nel caso di un PC Desktop, il tower riesce a disporre di uno spazio abbastanza ampio per garantire un raffreddamento e un ricircolo dell’aria adeguati. In un corpo in plastica con dimensioni di appena 35 x 25 cm, invece, lo smaltimento del calore si complica. Proprio per questo motivo, Microsoft ha deciso di concentrarsi molto sul design e sulla progettazione della nuova console ispirandosi ai sistemi di raffreddamento utilizzati sui computer di fascia top e nelle schede grafiche di ultima generazione.
Ecco come avviene lo smaltimento del calore all’interno del dispositivo
Il risultato è stato la realizzazione di un sistema di ventole efficace e di una Vapor Chamber personalizzata. Tutto questo rende il sistema di smaltimento, incluso nella nuova console, assolutamente unico. Un’altra precisazione da fare riguarda la posizione della scheda madre che è stata disposta dalla società sulla parte superiore mentre il sistema di raffreddamento si trova su quella inferiore.
Una volta che la Xbox One X viene messa in funzione, il calore dovrebbe dirigersi all’interno della Vapor Chamber, la quale integra un liquido per il raffreddamento. Un particolare sistema di aspirazione, poi, utilizzerà l’acqua calda per dare energia alle ventole del radiatore. La nuova console integra anche una seconda ventola che ha lo scopo di spingere un flusso d’aria continuo così da mantenerla alla giusta temperatura.
Xbox Wire, inoltre, si sofferma sul lato estetico della Xbox One X di Microsoft parlando di riferimenti culturali. È stata analizzata anche la disposizione delle varie componenti hardware all’interno della scocca in plastica della console. In ogni caso, a questo link sono presenti altri dettagli molto interessanti circa la realizzazione della console di Redmond.