Youtube rappresenta una piattaforma conosciuta in tutto il mondo per il semplice fatto di offrire un servizio gratuito, graficamente accattivante, sempre aggiornato e soprattutto adatto ad un utilizzo multi-piattaforma che abbraccia tanto il segmento mobile dei tablet e dei telefoni intelligenti sia gli ambienti di home entertainment dei set-top box e delle Smart TV di ultima generazione.
Google opera periodicamente una serie di aggiunte e sostanziali cambiamenti al suo platform rendendolo visivamente piacevole, come per l’ultimo aggiornamento che ha introdotto la Dark Mode, e funzionalmente più accessibile come nel caso del nuovo supporto HDR introdotto tra le file di terminali Samsung Galaxy S8 ed S8+ Plus di cui si è parlato ad inizio mese.
Ad ogni modo, almeno nel corso delle ultime ore, il focus si è spostato su un altro elemento chiave caratteristico della piattaforma, ovvero sia i canali a pagamento introdotti a partire dal 2013 ed ora abbandonati a favore di un altro sistema.
Non sono in molti a ricordare l’esistenza di queste soluzioni Premium interne a Youtube. Ebbene basti sapere che si tratta, o meglio si trattava, di canali verso cui l’iscrizione comportava il pagamento di un canone fisso mensile per l’accesso esclusivo ai contenuti tramite il proprio account.
Una funzione che il team di sviluppo Google ha definitivamente deciso di affossare a giustificazione dello scarso interesse maturato dagli utenti nel corso di questi ultimi anni di utilizzo. La notizia ha quindi carattere di ufficialità ed in essa si riporta un dato oggettivo di utilizzo pari ad appena l’1% di tutto il traffico generato dalla piattaforma. Una scelta che chiaramente esulava dall’interesse dell’utente, portato all’utilizzo di ben altre fonti, e degli stessi creatori.
Google ha però pensato di introdurre un nuovo sistema di supporto ai creatori in sostituzione del vecchio modello, pensando ad una modalità loro riservata denominata Sponsorship che per certi versi non è dissimile da quella appena spodestata.
Si parla di un’opzione che si basa sul fatto di poter disporre un contribuito volontario di $4.99 a favore del creatore dei contenuti e quindi del canale di destinazione. L’utente che sceglie di aderire al canale dietro tale corrispettivo riceve in cambio dei badge che consentono di ottenere maggior visibilità nel corso dei Live in caso si opti per l’utilizzo dei commenti.
L’utilizzo di questo sistema contributivo giova quindi ad ambo le parti, in quanto maggiore sarà il numero di Sponsorship maggiore sarà anche il numero di emoji sbloccate per l’utente stesso e tutti gli utenti che decidono di commentare.
Si tratta di un metodo operativo decisamente inconsueto e del tutto nuovo. Un metodo che nulla ha a che vedere con l’utilizzo delle piattaforme Youtube Red, ovvero sia il social channel della compagnia che fornisce accesso ai contenuti esclusivi dei Youtubers al costo di $10 al mese con possibilità di scaricare in locale i video preferiti.
In tal caso, infatti, si parla di abbonamento e non di semplice donazione volontaria. La cosa ad ogni modo, almeno per il momento, non ci riguarda il luogo della mancata attivazione del servizio qui nel nostro Paese. Comunque sia, l’introduzione di questo nuovo sistema sta facendo decisamente discutere il web e tutti gli utenti, che come in occasione delle sottoscrizioni ai canali a pagamento non hanno visto di buon occhio questa discutibile decisione.
Voi che cosa ne pensate al riguardo? Questo nuovo metodo di monetizzazione e promozione dei canali funzionerà a pieno regime o Google sarà costretta a fare nuovamente marcia indietro? Spazio a tutti vostri personali commenti al riguardo.