TIM Mobile si riporterà al modello di fatturazione su base mensile. Il dietro-front della compagnia, ad ogni modo, non corrisponderà alcun che di conveniente a favore dell’utenza, per la quale si riconferma il rincaro dell’8% introdotto mesi fa.
L’AD della compagnia, Amos Genish, ha confermato l’avvio del confronto AGCOM e Governo nel contesto del cosiddetto “rollback” discusso lo scorso venerdì. Genish, in particolare, ha dichiarato che:
“Non ci sono dubbi sul fatto che bisogna tornare indietro ai 30 giorni per il fisso. È tutto in fase di negoziazione e l’esito si dovrebbe vedere entro la fine dell’anno. Se dovessimo farlo ci sarà un periodo di grazia per valutare gli effetti anche sul piano finanziario, è presto per dire quali potranno essere. Se ritornassimo ai 30 giorni la società valuterà prodotto per prodotto quale sarà il prezzo adatto per quel prodotto”
L’indizio apparso dalle precedenti dichiarazioni è quindi piuttosto chiaro e lampante. Inoltre, gli indizi forniti dalla nuova campagna Fibra+ (per la connettività in Fibra FTTC ed FTTH) sul costo totale della promozione la dicono lunga sull’inattaccabilità del rincaro precedente. Dalle note promozionali, di fatto, si legge in chiaro che. “se la tariffa fosse applicata ogni 30 giorni il prezzo sarebbe di 26,68 € in promozione e €42,75 a regime”. La società ha concesso l’opzione in promozione a €24.90 per 4 anni con formula a 4 settimane.La transizione al processo di fatturazione mensile, in luogo del rincaro precedente, non intacca quindi lo scenario attuale in relazione all’aumento delle tariffe stabilito. Diversa sarebbe stata invece la situazione se TIM avesse scelto di mantenere l’offerta a €24.90 al mese. A questo punto è senz’altro lecito pensare che il Garante non osteggerà le operazioni, in quanto quest’ultimo ha da sempre contestato la mancanza di trasparenza e non tanto l’aumento specifico dei listino prezzi per le offerte commerciali.
In tal caso, attraverso le note a margine della documentazione di contratto, TIM si è garantita il rispetto dei principi stabiliti dal codice del consumo. Tutto è stato esplicitato e, in tal senso, occorre ancora stabilire la manovra degli operatori concorrenti che, di certo, nuoteranno nella stessa direzione del competitor.
L’offerta TIM Fibra+ è decisamente aggressiva, e si propone a confronto diretto con i rivali delle offerte Fibra per i servizi FTTH Open Fiber e dei propri partner: Si tratta di una soluzione a pacchetto decisamente conveniente ed in promo per ben 4 anni nei confronti degli utenti di nuova linea e per gli abbonati di altri operatori.La promozione TIM offre la navigazione illimitata fino ad 1Gbps per il primo anno (allo scadere del dodicesimo mesi saranno da prevedersi +€5 ogni 4 settimane) al costo di soli €24.90 con formula a 28 giorni. In comodato d’uso abbiamo anche il router offerto a rate da €3.90 ogni 4 settimane per 48 mesi o in vendita al costo complessivo di €187.20. Al termine del 4 anni promozionali stabiliti la tariffa base sarà di €39.90 o, in previsione della fatturazione mensile, di €42.75.
A questo punto una domanda potrebbe sorgere spontanea: “Come si staranno muovendo i concorrenti per fronteggiare la convenienza delle offerte TIM?”. Per poter rispondere a questa domanda dobbiamo necessariamente considerare una serie di fattori e le stesse offerte poste in essere dagli ISP nazionali.
Vodafone offre la sua IperFibra che, in modo del tutto analogo, include un bundle non dissimile dal concorrente e per il quale si conta un esborso totale di €29 per 48 mesi con costo residuo promozionale di €24 ed opzione Fibra a €5 allo scadere del dodicesimo rinnovo.
Wind Infostrada, invece, si porta ad un costo di €23.99 ogni 4 settimane con modem incluso nel prezzo. In aggiunta, Wind esplicita anche il fatto che WindHome Infostrada Fibra riporterebbe un costo di €21.32 più attivazione su base di tariffazione mensile.
Vodafone e TIM, dunque, si equivalgono sul piano della convenienza e dei servizi offerti al consumatore, mentre Wind punta a garantire un mercato residenziale leggermente più concorrenziale. In tal caso, però, la sfida si gioca sostanzialmente sulla disponibilità dei servizi e quindi sul processo di sviluppo che vede impegnati gli operatori nei piani interni di adeguamento agli standard di connettività europei e nazionali stabiliti dal Governo.
Nel corso degli ultimi mesi, di fatto, abbiamo visto come TIM si sia confermata leader del settore servizi secondo i dati emersi dall’ultimo rapporto AGCOM. Migliaia, di fatto, sono stati i cabinet sottoposti ad aggiornamento ed adeguamento.
Ed è la stessa AGCOM, grazie alla sua applicazione dedicata disponibile su base web-app e per sistemi Android ed IOS, a fornire un quadro preciso e dettagliato del piano di sviluppo attuale dell’infrastruttura di rete in Fibra Ottica. Grazie al prospetto offerto dal nuovo applicativo, di fatto, siamo in grado di seguire da vicino l’evolversi del processo di connettività nazionale fino al nostro numero civico. TIM, in particolare, è in grado di garantire (a seconda dei casi) un servizio con velocità di 100 o 200Mbps.
Al momento, comunque, pare che gli italiani attendano impazienti il proporsi di soluzioni ed offerte alternative che garantiscano l’accesso a promozioni convenienti e profili di connettività stabili. TIM, ad ogni modo, ha messo sul piatto un’offerta decisamente concorrenziale bloccata per 4 anni. Un’offerta che potrebbe garantire nuovi adepti e rinnovare la fiducia degli abbonati nei confronti di una compagnia perfettamente in linea con le aspettative di sviluppo e supporto alle nuove tecnologie.
Voi a che velocità state navigando? Siete passati all’offerta Fibra Ottica TIM, o state aspettando ulteriori controproposte dalla concorrenza? Lasciateci pure un vostro personale commento al riguardo e diteci la vostra a proposito della fatturazione mensile e del fatto che questa non coincida con una convenienza diretta a noi consumatori