Un Albero di Natale è stato immortalato nella Costellazione dell’Unicorno. Jean Dean, 61 anni, è stata ribattezzata “astro granny”, ossia “astrononna”. Con strumenti professionali nel giardino di casa, ha scattato un’incredibile istantanea di NGC 2264, un ammasso stellare meglio noto, appunto, come Albero di Natale.
NGC 2264, per gli amici Albero di Natale
La dottoressa Jean Dean ha 61 anni e la passione per l’astronomia. Grazie all’ausilio di una strumentazione professionale, ha scattato un’immagine stellare, sia letteralmente che metaforicamente, di NGC 2264: si tratta di un brillante ammasso di centinaia di stelle circondato da nebulosità, situato nella costellazione dell’Unicorno a 2600 anni luce dalla Terra. Per i professionisti e gli amanti dell’astronomia, NGC 2264 prende il nome suggestivo di Albero di Natale. La sua forma ricorda proprio un abete, in cui la stella più luminosa è il tronco dell’albero: le sfumature rosse danno il tocco natalizio all’incredibile concentrazione di stelle. Il vertice, invece, coincide con una formazione scura e allungata, la Nebulosa Cono.
“È una nebulosa bellissima da ritrarre in foto, molto interessante. Ci sono delle grandi colonne di polvere e gas, simili a quelli dei Pilastri della Creazione. Guardando al centro, è possibile vederle ed è lì che si sono formate le stelle più nuove. Se nascono le stelle, nascono i pianeti e, quando succede, nasce anche la vita. Direi che è appropriato per Natale, se risaliamo al significato originale: la nascita di Gesù. Questa immagine è la nascita dei sistemi planetari e delle stelle”.
Ore di attesa dietro una singola immagine
La dottoressa Dean risiede nella piccola isola inglese di Guernsey, situata nel Canale della Manica. Grazie ai suoi cieli particolarmente scuri, data la mancanza di inquinamento luminoso, Guernsey è il posto perfetto per osservare le stelle e catturare immagini simili. Membro della sezione astronomica de La Société Guernesiaise, quel giorno tuttavia non era all’osservatorio. “La foto è stata scattata nel giardino di casa mia: è molto estenuante e ci vuole tempo. Sono stata lì per cinque ore. Normalmente arrivo anche a dieci o quindici, ma le condizioni meteo non sono state clementi. In pratica, mi sono seduta in giardino per cinque ore alla volta. Era molto freddo”.