Negli ultimi anni alcune nuove tipologie di farmaci sono diventate parecchio famose. Nate inizialmente per chi soffre di persone con il diabete di tipo 2, si sono rivelate quasi un miracolo per chi è sovrappeso. Il loro utilizzo aiuta notevolmente nella perdita dei chili di troppo e questo ha creato un po’ di squilibrio rispetto a chi devono finire questi farmaci. Se da un lato voler perdere peso è legittimo desiderio, c’è chi ne ha bisogno più di altri. I bambini però?
Per alcune patologie, perdere peso non è esattamente facile e questo vale anche per i bambini. L‘obesità infantile è sempre più alta in termini percentuali e questi nuovi farmaci potrebbero di fatto dare una mano. Per questo motivo si sono fatti dei trial clinici per chi ha un minimo di fino sei anni; questo vale anche per quelli che soffrono di diabete.
I nuovi farmaci e i bambini
Le parole dei ricercatori: “Nel nostro studio, la pressione diastolica e una misura del controllo della glicemia sono migliorati di più nei bambini che hanno ricevuto liraglutide rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo. Fino ad oggi, i bambini non hanno avuto praticamente alcuna opzione per curare l’obesità. È stato detto loro di ‘impegnarsi di più’ con dieta ed esercizio fisico. Ora, con la possibilità di un farmaco che affronti la fisiologia sottostante dell’obesità, c’è speranza che i bambini che vivono con l’obesità possano vivere vite più sane e produttive”.
Questo è un via libera? Ovviamente no in quanto si parla di un risulto che mostra un risultato soltanto a breve termine. Nel caso dei bambini non è soltanto una questione di lungo termine, ma anche di medio termine.