Bambini: l’influenza dei suoni notturni sullo sviluppo del linguaggio

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Il sonno è una componente vitale nello sviluppo e nel benessere di un bambino, ma pochi genitori sono consapevoli dell’importanza dei suoni che circondano il loro piccolo durante la notte. Recenti studi hanno dimostrato che i suoni ambientali durante il sonno possono svolgere un ruolo cruciale nello sviluppo del linguaggio nei bambini. Questa scoperta ha spalancato nuove prospettive sulla creazione di un ambiente sonoro favorevole per i più giovani. Ascoltare passivamente brevi suoni nel sonno aiuta i bimbi, specie quelli con rischio di ritardo nel linguaggio, a imparare a parlare distinguendo le sillabe.

Lo studio ha dimostrato che i bambini che venivano esposti a dei suoni non linguistici, per almeno 6 settimane, mostravano di distinguere in modo più preciso tra i 12 e i 18 mesi di età rispetto ai loro coetanei, oltre a totalizzare un punteggio migliore sul linguaggio. Proprio questi brevi suoni faciliterebbero la formazione e il rafforzamento delle connessioni neurali e sarebbero essenziali per l’elaborazione del linguaggio. È essenziale comprendere come il cervello dei neonati e dei bambini piccoli sia estremamente suscettibile all’input sensoriale.

 

Linguaggio, i suoni mentre si dorme può aiutare nel suo sviluppo nei bambini

I suoni durante il sonno possono stimolare il sistema uditivo, contribuendo alla formazione delle connessioni neurali coinvolte nel linguaggio. Melodie morbide, parole gentili e suoni ambientali rilassanti possono contribuire a questo processo, offrendo un’opportunità di arricchire il vocabolario e la comprensione del bambino. Nonostante la percezione comune possa essere che i neonati abbiano bisogno di silenzio totale durante il sonno, gli esperti suggeriscono una prospettiva diversa. L’esposizione a suoni delicati e piacevoli, come cullate melodiche o leggere conversazioni, può favorire un ambiente confortevole e sicuro per il bambino, promuovendo un sonno più profondo e tranquillo.

Questa calma permette al cervello di elaborare e consolidare meglio le informazioni uditive, svolgendo un ruolo cruciale nello sviluppo del linguaggio. Le ninne nanne e le melodie tradizionali, ad esempio, sono state dimostrate di essere particolarmente benefiche. Questi dolci suoni, ricchi di intonazioni e ritmi melodici, possono aiutare i bambini a familiarizzare con la struttura del linguaggio e a sviluppare un orecchio musicale. Inoltre, le parole rassicuranti e affettuose contenute in molte canzoni per bambini possono contribuire alla costruzione del vocabolario e alla comprensione delle emozioni. Non va tuttavia trascurato il potenziale impatto negativo sui suoni dissonanti o troppo intensi durante il sonno.

 

Creare un ambiente delicato e rassicurante

Alcuni rumori troppo forti o fastidiosi possono causare stress e interrompere il sonno tranquillo dei bambini, compromettendo il loro processo di apprendimento del linguaggio. È quindi fondamentale creare un ambiente sonoro che sia delicato e rassicurante, evitando suoni eccessivamente invadenti o caotici. Infine, è importante sottolineare che l’effetto benefico dei suoni durante il sonno non sostituisce l’importanza di un’interazione verbale attiva e amorevole con il bambino durante le ore di veglia. Parlare al bambino, narrare storie e rispondere ai suoi suoni e vocalizzazioni sono essenziali per lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.

L’equilibrio tra un ambiente sonoro favorevole durante il sonno e un coinvolgimento interattivo durante il giorno può massimizzare il potenziale di sviluppo linguistico del bambino. Creare un ambiente sonoro rassicurante e piacevole può contribuire alla formazione di connessioni neurali essenziali per la comprensione e l’uso del linguaggio. Tuttavia, è fondamentale bilanciare questo con un’interazione verbale attiva durante le ore di veglia. Insieme, questi fattori possono fornire un solido fondamento per il futuro sviluppo linguistico e comunicativo del bambino.

Foto di Ryan McGuire da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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