Cani fiutano il disturbo da stress post-traumatico: una prospettiva terapeutica

Date:

Share post:

Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è una condizione debilitante che può colpire individui che hanno vissuto eventi traumatici. Tra le molte terapie disponibili, una delle più innovative coinvolge l’uso di cani addestrati appositamente per rilevare i sintomi del PTSD. Questi cani, noti come cani da supporto emotivo o cani da terapia, offrono un’opzione di trattamento alternativa che può portare benefici significativi ai pazienti affetti da questa patologia.

Questa scoperta suggerisce che i cani da assistenza potrebbero offrire un intervento precoce durante gli episodi di disturbo da stress post-traumatico rilevando specifici marcatori di stress, evidenziando il potenziale per una gestione più efficace del disturbo da stress post-traumatico. Lo studio apre anche strade per ulteriori ricerche sui segnali biochimici associati ai sintomi del disturbo da stress post-traumatico e su come i cani possono essere addestrati a rispondere ad essi.

 

Cani, grazie a loro si è in grado di riconoscere il disturbo da stress post-traumatico

I cani sono noti per la loro eccezionale capacità olfattiva, che li rende in grado di individuare anche le più sottili variazioni chimiche nell’ambiente circostante. Questa straordinaria capacità olfattiva li rende ideali per rilevare le variazioni nei livelli di stress e di ansia nei loro proprietari umani. Studi scientifici hanno dimostrato che i cani possono percepire le variazioni chimiche che accompagnano lo stress e l’ansia, facendoli diventare dei validi alleati nella gestione del PTSD.

Questi cani sono istruiti per riconoscere i segnali fisici e comportamentali che indicano un’escalation del disturbo e rispondere di conseguenza. Possono offrire comfort, calma e supporto ai loro proprietari durante momenti di crisi, aiutandoli a gestire i sintomi del PTSD in modo più efficace. Il contatto con i cani ha dimostrato di portare una serie di benefici fisici e psicologici. Le interazioni con i cani possono ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumentare la produzione di ossitocina, l’ormone legato al benessere e alla fiducia. Inoltre, passare del tempo con un cane può alleviare i sintomi di depressione, ansia e stress, fornendo una sensazione di calma e comfort che può essere particolarmente benefica per chi soffre di PTSD.

La relazione tra il paziente e il suo cane da supporto emotivo può diventare una fonte di sostegno inestimabile. Questa connessione speciale offre un senso di sicurezza e fiducia che può aiutare il paziente a superare le sfide quotidiane associate al PTSD. I cani non giudicano e non parlano, offrendo un ambiente privo di giudizio in cui il paziente può sentirsi libero di esprimere le proprie emozioni e sentimenti senza paura di essere criticato. L’addestramento dei cani da supporto emotivo per il PTSD richiede competenza e dedizione. Gli addestratori lavorano per garantire che i cani siano in grado di riconoscere i segnali di stress e ansia nel loro proprietario, rispondendo con comportamenti calmanti e rassicuranti.

 

Un’opzione promettente per questa patologia

Questo addestramento include anche l’insegnamento di comandi specifici che consentono al cane di fornire assistenza pratica in situazioni di crisi, come svegliare il paziente durante un incubo o ricordare di prendere la terapia. Sebbene l’uso di cani da supporto emotivo nel trattamento del PTSD possa portare notevoli benefici, è importante considerare anche le questioni etiche e legali. È essenziale garantire che i cani da supporto emotivo siano addestrati in modo adeguato e che i loro proprietari siano consapevoli delle loro responsabilità. Inoltre, è fondamentale rispettare le leggi locali e nazionali che regolano l’uso dei cani da supporto emotivo, garantendo che i diritti e il benessere di tutti gli individui coinvolti siano protetti.

In conclusione, i cani addestrati per il supporto emotivo offrono un’opzione terapeutica promettente per i pazienti affetti da PTSD. La loro eccezionale sensibilità olfattiva e la loro capacità di fornire comfort e sostegno possono fare una differenza significativa nella vita di coloro che lottano con questa patologia debilitante. Con un’adeguata formazione, supporto e attenzione alle questioni etiche e legali, i cani da supporto emotivo possono diventare preziosi compagni nel percorso verso la guarigione e il benessere.

Immagine di wirestock su Freepik

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Related articles

Insonnia fatale familiare: la malattia genetica che priva del sonno e della vita

L'insonnia fatale familiare (IFF) è una malattia neurodegenerativa rara e letale che colpisce il sistema nervoso centrale. È...

iPhone 17 Pro: le sette novità in arrivo il prossimo anno

Il 2025 sarà l'anno degli iPhone 17. Apple prevede di lanciare ben 4 differenti modelli, uno base, uno...

Recensione Shark Detect Pro: aspirapolvere di qualità con autosvuotamento

Shark Detect Pro è il nome della nuova gamma di scope elettriche intelligenti di Shark, azienda che nel corso degli...

Vischio: non solo tradizione e baci ma anche salute

Tra le tante, tantissime, tradizioni del periodo natalizio c'è quella del vischio. Si parla di una tradizione secolare...