Space Junk Harpoon: una nuona tecnologia per i rifiuti spaziali

Date:

Share post:

La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) la scorsa estate ha lanciato un progetto per la caccia ai detriti spaziali. In collaborazione con Surrey Satellite Technology Ltd e Surrey Space Center che hanno sviluppato il veicolo spaziale RemoveDebris.

Chris Skidmore, ministro inglese dell’università, scienza, ricerca e innovazione, ha affermato: “I detriti spaziali se colpiscono i satelliti possono avere gravi conseguenze per i nostri sistemi di comunicazione. Questo progetto stimolante mostra che gli esperti del Regno Unito stanno trovando le risposte a questo potenziale problema“.

 

Una nuova tecnologia

Il satellite RemoveDebris è un prototipo munito di una rete di un arpione, che hanno lo scopo di rimuovere i detriti spaziali attorno ad esso, da qui il nome Space Junk Harpoon.

Il satellite negli ultimi mesi ha affrontato e superato molti test. Il primo è avvenuto a settembre e ha messo alla prova RemoveDebris catturando un CubeSat con la sua rete. Il secondo ha convalidato i laser di localizzazione e il raggio della sonda spaziale, i suoi algoritmi e la tecnologia di navigazione.

L’ultimo test è stato effettuato una settimana fa, l’8 Febbraio. In questa prova l’arpione è riuscito a copire un bersaglio montato su un braccio a 1,5 metri di distanza. Qui l’arpione ha trafitto il bersaglio mentre un cavo impeiva al dispositivo di muoversi nello spazio.

Guglielmo Aglietti, direttore del Surrey Space Center presso l’Università del Surrey e il principale investigatore di RemoveDebris ha dichiarato: “Questo è l’esperimento più impegnativo di RemoveDebris e il suo successo è la testimonianza di tutti i soggetti coinvolti. Il progetto RemoveDebris fornisce una forte evidenza di ciò che può essere raggiunto con il potere della collaborazione: mettere in comune l’esperienza nel settore industriale e nel campo della ricerca per ottenere qualcosa di davvero notevole“.

 

Il RemoveDebris

Il satellite misura circa un metro e pesa 100 kg, ciò lo rende il più grande dispositivo utilizzato sulla ISS fino ad’ora. È il frutto della collaborazione di più compagnie aerospaziali europee.

Potrebbe essere fondamentale per il mantenimento e il miglioramento delle comunicazioni spaziali, delle telecomunicazioni e degli accessi ad internet a banda larga. Dato che la NASA e altre agenzie spaziali stanno pianificando nuove missioni, il che comporta un aumento di componenti assortiti che verranno gettati in orbita.

Related articles

Dieta volumetrica: il segreto per perdere peso senza soffrire la fame

La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti...

Mistero sul Tamigi: il segreto dei cadaveri dell’Età del Bronzo

Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un...

Nuovo coronavirus nei pipistrelli scoperto in Cina: rischio per l’uomo?

Un team di ricercatori cinesi ha identificato un nuovo ceppo di coronavirus nei pipistrelli, denominato HKU5-CoV-2. La scoperta...

iPhone 17 Pro Max: un render mostra il design in anticipo

Nonostante un nuovo iPhone sia stato presentato pochi giorni fa, sul web già si pensa ai modelli che...