La connettività dell’acqua dolce, ovvero l’immensa rete delle acque interne, può trasportare il DNA ambientale attraverso il paesaggio. Ha dimostrarlo una nuova ricerca che ha utilizzato il metabarcoding del DNA ambientale per analizzare le comunità di pesci e zooplancton.
Il DNA ambientale si sposta nel paesaggio
Il DNA ambientale (definito anche eDNA, dall’inglese environmental DNA) costituisce il DNA prelevato da un campione ambientale senza che prima ci sia stato alcun isolamento di organismi bersaglio. L’eDNA è quindi da intendersi come l’insieme delle molecole di DNA di varia provenienza presenti in una matrice non biologica, come il terreno.
Lo studio ha scoperto che il movimento dell’acqua tra fiumi e laghi diversi, o la connettività di acqua dolce, può trasportare l’eDNA. Ciò evidenzia il potenziale del DNA ambientale nel fornire una visione completa della biodiversità delle acque dolci.
Lo studio, condotto dalla dottoressa Joanne Littlefair, docente di scienze biologiche della Queen Mary University di Londra, ha esaminato tre reti lacustri contenenti 21 laghi nella foresta boreale canadese dell’IISD Experimental Lakes Area.
I ricercatori hanno infatti scoperto che l’eDNA all’interno dei laghi rifletteva generalmente le preferenze di habitat delle specie, ma che una parte dell’eDNA veniva trasportata anche negli specchi d’acqua più a valle. Questo aspetto era ancora più marcato nei laghi con un grado di connettività più elevato.
Le implicazioni di questa scoperta
I risultati di questa ricerca hanno un notevole impatto nel monitoraggio della biodiversità negli ecosistemi di acqua dolce. Lo studio mostra infatti che l’eDNA è uno strumento promettente per questo scopo, ma i dati devono essere interpretati alla luce della connettività nel paesaggio.
Come spiega Littlefair, “il nostro studio ha dimostrato che le indagini con DNA ambientale possono essere progettate attentamente per considerare la connettività del sistema di acqua dolce oggetto di studio. Nei sistemi con elevati livelli di connettività, è importante raccogliere campioni da più posizioni, che ci consentiranno di costruire un quadro completo della biodiversità presente.”
Inoltre la ricerca suggerisce che siano necessari maggiori studi sui fattori che influenzano la risoluzione spaziale del rilevamento dell’eDNA, come la connettività dei corsi d’acqua in questo caso di studio.
Foto di Harmony Lawrence da Pixabay
Fonte: Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences