Il sito web Phys.org, specializzato in fisica e cosmologia, ha pubblicato uno studio eseguito da un team di scienziati del Politecnico federale di Losanna, in Svizzera, che hanno sviluppato un software in grado di calcolare le probabilità di trovare la vita extraterrestre.
La conclusione è stata quella secondo la quale, se con il progresso tecnologico che esiste in questo momento, l’umanità non è in grado di localizzare una fonte di segnali radio in un raggio di 40.000 anni luce, i calcoli indicano sia molto probabile che siamo soli nella nostra galassia.
Claudio Grimaldi, uno degli autori dello studio, ha usato il semplice teorema di Bayes, che consente di calcolare la probabilità che un evento si verifichi se è correlato ad un altro che si è già verificato. Ecco perché il limite in cui la possibilità diventa molto piccola è di 40.000 anni luce.
Quello che succede è che questo intervallo è molto grande. Quindi, c’è ancora molto spazio galattico da indagare, considerando che fino ad ora è stato possibile studiare l’ambiente circostante della galassia che comprende solo 40 anni luce.
La ricerca di vita aliena, quindi, rimane uno dei grandi misteri e obiettivi per l’uomo. E il fatto che ancora non si trovino risposte, ma si formulino altre domande è una fonte inesauribile di ipotesi e di ulteriori studi.
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