Un team di ricercatori statunitensi e del Burkina Faso hanno vinto un prestigioso premio per aver creato in laboratorio una particolare specie di un fungo in grado di uccidere le zanzare. Questi insetti sono infatti i principali responsabili della diffusione di una vasta gamma di malattie, come la malaria, la febbre dengue e il virus Zika. In un articolo pubblicato sulla rivista Science lo scorso maggio, gli autori hanno spiegato il percorso di progettazione di un fungo in grado di infettare le zanzare, ormai diventate immuni agli insetticidi, provocando un rapido calo della popolazione in laboratorio.
Secondo l’American Association for the Advancement of Science (AAAS), che assegna il premio Newcomb Cleveland, un bambino muore di malaria ogni due minuti. “Nel 2018, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato 228 milioni di casi di malaria e oltre 400.000 morti per malattia in tutto il mondo, con il 93% dei casi e il 94% dei decessi avvenuti solo in Africa. Il Burkina Faso, con poco meno di 20 milioni di abitanti, ha fatto registrare quasi 8 milioni di casi nel 2018“, ha aggiunto l’AAAS.
Sebbene queste cifre siano decisamente preoccupanti, oggi sono in notevole miglioramento. I casi di malaria sono diminuiti del 18% e le morti del 28% dal 2010 grazie a nuovi insetticidi applicati negli spazi abitativi e in particolare nelle camere da letto; ma le popolazioni di zanzare stanno sviluppando una resistenza sempre più marcata a questi insetticidi, lasciando le comunità più vulnerabili esposte a molte problematiche e bisognose di metodi nuovi per combattere gli insetti.
Il dottor Brian Lovett, allora solo dottorando all’Università del Maryland, e Etienne Bilgo, dottore presso l’Institut de Recherche en Sciences de la Santé in Burkina Faso, hanno sviluppato uno di questi metodi innovativi. Hanno modificato geneticamente un patogeno fungino naturale al fine di produrre una tossina ricavata dal veleno del ragno; grazie alla ricerca su questo patogeno, i ricercatori sono stati in grado di eludere la resistenza delle zanzare all’insetticida. La tossina è peraltro innocua per l’uomo e riesce a uccidere il 75% di una popolazione di zanzare resistente agli insetticidi in soli 45 giorni.
“Lo studio ha dato risultati straordinari ed è un vero trionfo di ingegneria genetica“, ha dichiarato Holden Thorp, caporedattore della rivista Science e presidente del comitato di selezione del premio Newcomb Cleveland. “Non solo è un’idea molto intelligente usare un fungo per trasmettere tossine in grado di danneggiare solo gli insetti, ma l’ampiezza dello studio, dall’ingegnerizzazione del fungo fino alla dimostrazione della fattibilità dell’approccio, è davvero geniale e soddisfa tutti i nostri massimi standard“.
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