Mentre l’India sta lottando con una nuova ondata di Covid-19 davvero devastante, i medici segnalano un preoccupante aumento dei casi con infezioni fungine, fatali per chi sta lottando o si sta riprendendo dal Covid-19. Solitamente conosciuta come mucormicosi sembra attaccare i pazienti infetti dal coronavirus attraverso il naso e i seni, arrivando molto velocemente a diffondersi alle ossa facciali, occhi e anche il cervello.
In altra situazioni il fungo può arrivare ad attaccare i polmoni, crea screpolature sulla pelle, attacca il sistema gastrointestinale e si diffonde in tutto il corpo attraverso il flusso sanguigno. La mucormicosi è fatale in circa il 50% dei casi.
India, aumento dei casi di infezioni fungine
Una caratteristica fondamentale di questa patologia è la necrosi dei tessuti, che nella forma rinocerebrale può portare a lesioni nere e scolorite sul viso, in particolare sul tetto della bocca e sul ponte del naso. Se l’infezione fungine attaccasse gli occhi i pazienti possono presentare una visione offuscata, palpebre cadenti, gonfiore e addirittura perdita della vista.
Come prevenzione nel peggiore dei modi bisogna togliere chirurgicamente gli occhi stessi per bloccare che l’infezione avanzi. Il numero totale di casi di mucormicosi in India non è chiaro, ma i resoconti dei media hanno contato da dozzine a centinaia di casi. Ad Aprile ci sono stati 40 casi, di cui 11 hanno dovuto rimuovere definitivamente gli organi visivi. L’incredibile aumento dei casi può essere spiegato dall’elevato numero di persone affette da diabete in India, associato a una scarsa igiene durante il picco critico di Covid-19.
È noto che la mucormicosi colpisce le persone che hanno un sistema immunitario compromesso, in particolare le persone con diabete, e quelle con diabete scarsamente controllato. Il diabete non solo smorza le risposte immunitarie, ma favorisce un ambiente confortevole alle infezioni. La mucormicosi è causata dai mucormiceti, un gruppo di muffe che vivono nel suolo e di materia organica in decomposizione, come legno, foglie e compost. Queste muffe amano gli ambienti acidi e ricchi di ferro e la chetoacidosi diabetica, una complicazione del diabete che fa diventare acido il sangue.
Uno studio precedente ha stimato che circa il 50% dei casi di mucormicosi si verificano in persone con diabete. Il paese ha uno dei più alti totali grezzi di casi di diabete al mondo, stimato in circa 77 milioni di persone. Con gli ospedali sopraffatti, gli esperti che hanno notato che molti pazienti Covid-19 vengono trattati con ossigeno a casa senza un’adeguata igiene. Inoltre vengono somministrati potenti steroidi, che riducono ulteriormente il sistema immunitario, rendendoli ulteriormente a rischio.