Allo stato attuale invecchiare è una condizione irreversibile e non importa quanti ci si possa provare, al massimo si può mitigare l’invecchiamento di poco o semplicemente migliorare la qualità di vita degli ultimi anni. Di fatto quindi, gli integratori di vitamine non sono un segreto per la vita eterna. Nessuno studio moderno valido ha sottolineato questa capacità, ma si può evincere altro ovvero che sono in grado di migliorare altri aspetti.
I ricercatori del National Institute of Health negli Stati Uniti hanno portato avanti una ricerca basandosi sui dati di quasi 400.000 individui nell’arco di tre decadi. Lo scopo era capire se l’uso di integratori di vitamine avevano qualche capacità concreta sulla vecchiaia. Andando a escludere alcune variabili, si è visto come l’assunzione di questi prodotto può andare a migliorare alcuni aspetti della propria vita, come la memoria o alcune carenze patologiche.
L’effetto degli integratori durante la vecchiaia
Inizialmente la ricerca ha mostrato risultati opposti, per esempio che tra chi assumeva gli integratori di vitamine c’era una maggiore mortalità del 4%. Questo però in realtà si spiegava con situazioni di salute già precarie in cui gli individui assumevano questi prodotti per cercare una speranza. Al tempo stesso, andavano esclusi quei risultati nello spettro opposto dove persone erano generale più in salute a causa di un’alimentazione oculata e di più movimento fisico.
Gli integratori possono aiutare a ridurre il decadimento cognitivo e ci sono anche casi di specifici, come la vitamina C e lo zinco per ridurre la perdita di vista, ma non tutti gli integratori sono sicuri. Oltre a prodotti non sicuri, ci sono sostanze naturalmente presente nel nostro organismo che se però aumentate riescono a produrre danni.