Più l’asteroide 2020 SO si avvicina alla Terra, e più gli astronomi si convincono che quell’oggetto provenga proprio dal nostro Pianeta. Questo oggetto che presto sarà una nuova miniluna per la Terra ha la strana forma allungata di uno scuolabus e secondo i ricercatori si tratterebbe dello stadio Centaur di un razzo lanciato dalla NASA nel 1966.
2020 SO, sarà il nostro secondo satellite a partire dalla fine di novembre e per circa quattro mesi, ma la miniluna potrebbe essere dunque solo il ritorno a casa di qualcosa che noi abbiamo spedito nello spazio.
La miniluna è stata per il momento classificata come asteroide con il nome di 2020 SO. Questo oggetto, lungo circa 10 metri per 3 metri di diametro, è stato identificato il 18 settembre scorso, attirando l’attenzione degli astronomi per la sua inusuale forma così oblunga. Inoltre il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory della NASA è rimasto molto sorpreso dalla traiettoria di 2020 SO. Il CNEOS ha infatti il compito di monitorare i “NEO”, Near Earth Objects, ovvero tutti quegli oggetti la cui traiettoria li porta vicino, pericolosamente o meno, alla Terra.
I ricercatori si sono quindi interessati alla futura miniluna 2020 SO per il fatto di essere un NEO, quindi potenzialmente pericoloso, e per la sua strana forma, che ha fatto pensare a molti che potesse avere un’origine aliena, e che si trattasse di una qualche astronave pronta a dirigersi sulla Terra.
I ricercatori sembrerebbero invece concordi sul fatto che di certo si tratta di una parte di un velivolo spaziale, ma non un’astronave aliena, bensì una parte di un razzo terrestre. Paul Chodas, direttore del CNEOS, ha infatti dichiarato all’Associated Press che 2020 SO potrebbe essere lo stadio del razzo Atlas Centaur LV-3C che nel 1966 provò a lanciare il lunar lander Surveyor 2 della NASA sulla Luna.
Quella missione lunare fallì quando il Surveyor 2, correttamente lasciato dall Atlas-Centaur a circa 130 km dalla superficie lunare, ebbe problemi di manovra a metà percorso e si schiantò sulla superficie della Luna nei pressi del Cratere Copernico.
Ma il Centaur proseguì da solo la sua avventura spaziale iniziando a vagare attorno al Sole, occupando un’orbita intorno ad esso molto simile a quella della Terra. Una volta in orbita intorno al Sole venne però dimenticato dalla NASA, come tutti i razzi che vengono lanciati nello spazio. Ma ora potrebbe essere tornato a far parlare di se e a ricordare la sua esistenza.
Chodas ha infatti riferito che le dimensioni di 2020 SO coincidono con quelle dello stadio Centaur di un razzo Atlas Centaur LV-3C e che l’insolita orbita circolare intorno al Sole lo rende alquanto improbabile come asteroide.
Questo oggetto è infatti sullo stesso piano orbitale della Terra ed è molto più lento della velocità media di un asteroide. Si muove verso di noi a circa 2.400 km/h. E man mano che si avvicina i ricercatori chiariscono molti aspetti della sua natura. Potranno determinare se il suo movimento nello spazio corrisponde a quello di un oggetto pesante come un asteroide o leggero come un telaio metallico vuoto, come sarebbe lo stadio di un razzo che vaga per lo spazio dagli anni Sessanta. Inoltre osservando le radiazioni sulla sua superficie potremo stabilire con certezza la sua natura.
Ph. Credit: NASA JPL – Small Objects Database Browser
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