Per anni gli astronomi hanno dedicato i loro studi alla ricerca dei segnali radio provenienti dallo spazio. Molte volte, le loro indagini hanno portato a conclusioni negative. Tuttavia, oggi, hanno rivelato il mistero che circonda FRB 121102, forse il caso più strano di suono “spaziale” registrato in quasi un decennio.
Il Fast Radio Burst (FRB) o Rapid Radio Bursts è un segnale spaziale super potente, capace di generare tanta energia quanto quella di una esplosione. Ma questi segnali sono anche estremamente brevi dal momento che si registrano solo per pochi millisecondi, ovvero meno di un battito di ciglia e non si ripetono mai.
Tranne il segnale FRB 121102 che, dalla sua scoperta diversi anni fa, ha continuato a riapparire ogni tanto. Il che ha portato a ipotizzare che potrebbe essere una sorta di tentativo di contatto da parte di una civiltà più avanzata. Un team di ricercatori dell’Università di Toronto e dell’Istituto olandese di radioastronomia (ASTRON) hanno trovato l’origine di tutto e le loro conclusioni non parlano di comunicazione con razze extraterrestri.
Nella loro nuova ricerca, pubblicata su Nature, gli scienziati affrontano la storia di FRB 121102. Dalla sua scoperta nel 2012, ha generato oltre 200 Rapid Radio Bursts. Questa tendenza a ripetersi ha permesso loro di rintracciare la sua origine, di localizzarlo a 3 miliardi di anni luce dalla Terra. FRB 121102 si troverebbe nel mezzo di una regione di formazione stellare, all’interno di una galassia nana.
In particolare , le onde FRB 121102 presentano alti livelli di torsione, ovvero rotazione di Faraday. E l’unica situazione in cui vengono mostrate queste qualità è in scenari con fenomeni spaziali estremi simultanei, come la formazione di un enorme buco nero e una stella di neutroni.
Il “quartiere spaziale” di FRB 121102 presenta un ambiente esatto per generare quelle situazioni. Quindi, la conclusione dello studio è che i segnali spaziali potrebbero essere originati dagli effetti del residuo di una supernova, un massiccio buco nero e tutto ciò che accade attorno ad esso.
Niente di alieni, dunque. Avremo miglior fortuna la prossima volta.
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