Nel corso degli ultimi decenni, l’astronomia ha fatto passi da gigante nello studio del Sistema Solare. Tuttavia, di recente, gli scienziati hanno fatto una scoperta stupefacente che ha imposto onde di eccitazione attraverso la comunità scientifica di tutto il mondo: l’esistenza di un nuovo pianeta nel nostro Sistema Solare. Fino al 2006, Plutone era considerato un pianeta, per un totale di nove pianeti. In quell’anno, l’Unione Astronomica Internazionale ha rivisto la classificazione dei pianeti e Plutone è stato riclassificato come pianeta nano.
La scoperta dei pianeti del Sistema Solare può essere fatta risalire al 2000 a.C. a Babilonia. Le osservazioni degli oggetti più vicini alla Terra sono i primi passi dell’astronomia osservativa. E ancora oggi è una domanda che incuriosisce molti astronomi in tutto il mondo: ci sono altri pianeti nel Sistema solare? Ebbene si un nuovo studio ha scoperto un nuovo possibile pianeta.
Sistema Solare, scoperto un nuovo possibile pianeta
Uno di questi è il famoso pianeta X, che è stato preso in considerazione dopo le simulazioni delle orbite dei pianeti. Simulando tutti i pianeti e le loro orbite, si è capito che le orbite possono essere spiegate solo se si considera un nono pianeta simile a Nettuno, che interagisce gravitazionalmente con gli altri. il nuovo pianeta è stato scoperto grazie alle osservazioni dettagliate condotte da telescopi avanzati sia a terra che nello spazio profondo. Il nuovo pianeta si trova oltre l’orbita di Nettuno, ma più vicino al Sole rispetto a Plutone. La sua presenza finora sconosciuta ha sollevato una serie di domande fondamentali sulla formazione del Sistema Solare e sulle dinamiche orbitali che lo regolano.
Le prime analisi preliminari suggeriscono che sia un pianeta ghiacciato con un diametro stimato di circa 2.5 volte quello di Terra. La sua atmosfera è principalmente composta da gas inerti come l’azoto e l’elio, ma sono stati individuati anche tracce di elementi più pesanti, suggerendo una composizione mista che lo differenzia dai pianeti giganti del Sistema Solare esterno. La scoperta getta una nuova luce sulla teoria della formazione planetaria. Gli astronomi stanno ora cercando di capire come un pianeta così grande abbia potuto eludere le rilevazioni per così tanto tempo. Alcuni suggeriscono che Proxima potrebbe essere stato un pianeta errante, catturato dalla gravità del Sistema Solare in un momento successivo alla sua formazione.
Questo probabile pianeta si troverebbe nella fascia di Kuiper. Questa fascia è una regione con un gran numero di asteroidi che si estende dall’orbita di Nettuno. Analizzando la dinamica degli asteroidi della fascia, i ricercatori hanno concluso che potrebbe esserci un oggetto con una massa maggiore che interferisce con la posizione e la velocità dei pianeti. Nella modellizzazione di questo oggetto, si prevede che sia leggermente più grande della Terra. Le agenzie spaziali di tutto il mondo stanno già valutando possibili missioni di esplorazione verso questo nuovo pianeta. Tuttavia, a causa della sua distanza dal Sole e delle sfide tecniche associate a un viaggio così lungo, potrebbe passare un po’ di tempo prima che una missione sia effettivamente lanciata.
La scoperta rappresenta un passo significativo avanti nell’esplorazione del Sistema Solare. Offre una nuova finestra sulla complessità e la diversità dei pianeti che orbitano attorno al Sole, sollevando domande stimolanti sulla loro origine e la loro storia. Senza dubbio, l’astronomia sarà in grado di sfruttare questa scoperta per anni a venire, aprendo un nuovo capitolo di scoperte e innovazioni nella nostra comprensione dell’universo.
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