Scoperta una Super Terra capace di poter ospitare la vita

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La ricercatrice italiana Laura Affer, dell’Osservatorio di Palermo dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e responsabile del programma Hades (HArps-n Red Dwarf Exoplanet Survey), da anni si dedica alla ricerca di nuovi pianeti extrasolari. La sua ultima e recente scoperta sembra aver rilevato una “Super Terra“.

Grazie al progetto nazionale Gaps (Global Architecture of Planetary Systems) questo è il terzo corpo celeste extrasolare individuato da Affer, il cui resoconto è in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

 

Cos’è una SuperTerra

L’appellativo dato dalla ricercatrice al pianeta indica la somiglianza con la Terra sotto molti aspetti: è un pianeta roccioso che si trova nella zona abitabile del proprio sistema, cioè ad una distanza che permette la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie, che rappresenta la prima condizione necessaria per lo sviluppo della vita.

Il nome attribuito al corpo celeste è Gl 686b, ha una massa sette volte maggiore rispetto a quella terrestre. Esso ruota attorno alla stella Gl 686, una nana rossa che si trova a circa 26 anni luce dal nostro pianeta.

Laura Affer, riguardo al pianeta, ha dichiarato: “Sappiamo che è una super Terra e che ha una massa di circa sette masse terrestri, intermedia tra quella terrestre e quella di Nettuno. Essa e la sua stella sono abbastanza vicine e a causa della piccola distanza reciproca, potrebbe verificarsi un meccanismo di rotazione sincrona, di conseguenza il pianeta, che impiega quindici giorni per completare la sua orbita, potrebbe quindi mostrare sempre la stessa faccia alla stella, così come fa la Luna nel suo moto attorno alla Terra“.

Lo strumento che ha permesso l’identificazione di Gl 686b è lo spettrografo ad alta risoluzione Harps-n, del Telescopio Nazionale Galileo di La Palma, nelle Canarie. Dopo quattro anni di osservazione della stella, il pianeta è stato scoperto grazie alla misurazione della velocità radiale della nana rossa, che grazie all’interazione gravitazionale con il pianeta, subiva delle variazioni.

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