Moltissime persone nel mondo fanno colazione con un succo appena spremuto. Nella maggior parte dei casi si tratta di arancia di solito, ma alcuni prediligono invece il pompelmo. Un aspetto che si ignora di questo frutto, ma noto da decenni è che quest’ultimo potrebbe anche ucciderti, perlomeno in combinazione con alcuni farmaci. L’interazione del succo nel nostro organismo può di fatto andare a reagire con alcuni trattamenti e se nel migliore dei casi si limitano ad annullarne l’effetto, ci sono anche altri rischi.
Il pompelmo presenta questa capacità a causa di un paio di componenti chimici presenti chiamati furanocumarine che riescono proprio a ridurre l’assorbimento dei farmaci assunti. Il risultato è che l’assorbimento del sangue aumenta il che può portare a uno shock in alcuni casi.
Il rischio dietro a una spremuta di pompelmo
Ecco come funziona questo processo: “Il corpo produce un enzima chiamato citocromo P450 3A4 (o CYP3A4). Questo enzima aiuta il corpo a scomporre piccole molecole estranee, come tossine o farmaci, in modo da poterle eliminare e svolge un ruolo cruciale nella metabolizzazione di molti farmaci. Le furanocumarine interferiscono con la capacità del corpo di produrre o utilizzare efficacemente il CYP3A4. Solo un singolo bicchiere di succo di pompelmo può interferire con il CYP3A4 che a sua volta, interferisce con la capacità del corpo di metabolizzare alcuni farmaci orali. Una quantità maggiore di farmaco entra nel sangue e rimane nel corpo più a lungo, producendo un effetto di sovradosaggio anche quando si è assunto il dosaggio corretto.”
Non tutti i farmaci risultano essere un pericolo se vanno in combinazione con un succo di pompelmo. Ci sono alcuni studiati che sono pensati per un assorbimento lento e costante per una durata specifica come quelli per il colesterolo e la pressione sanguigna. Questo implica controllare sempre che farmaci si prendono se si decidere di prendere questo frutto.