Il terremoto che ha scosso soprattutto Turchia e Siria nelle scorse ore è stato un evento particolarmente distruttivi e mortale per una serie di motivi drammatici. Per cominciare, si parla di una prima scossa di 7,8 di magnitudo seguita da un’altra scossa da 7,5 e poi dal noto sciame sismico che a questo giro, data l’entità nel suo complesso, presentava altre scosse potenti.
Se un terremoto classificato come maggiore non bastasse, ci sono altri dati che spiegano gli oltre 2.500 morti, numero attualmente molto sottostimato. Il terremoto è avvenuto di mattina quindi quando la maggior parte delle persone si trovava nella propria abitazione. La zona interessata, nel Sud della Turchia al confine con la Siria, è caratterizzata da edifici costruiti con una scarsa regolamentazione e in molte zone, già danneggiati a causa dei conflitti della zona. Inoltre, il livello di attenzione era particolarmente basso in quanto l’ultimo sisma grave è avvenuto oltre 200 anni fa.
Numeri del terremoto in Turchia
Un terremoto è causato dal movimento delle placche tettoniche e in questa regione se ne trovano diverse. Quelle che muovendosi hanno causato l’evento sono la placca arabica che muovendosi verso nord ha causato uno sfregamento contro la placca anatolica. L’evento in sé è avvenuto a 100 chilometri dalla linea di faglia. Negli ultimi 10 anni nel mondo ci sono stati solo altri due sismi più mortali. In generale in Turchia non si verifica un terremoto del genere dagli anni ’30. L’epicentro della seconda scossa si trovava a 2 chilometri di profondità.
Attualmente, molti paesi europei si sono mossi per mandare squadre di soccorso in Turchia. In questi casi, il tempo è fondamentale, ma molte autorità internazionali sono preoccupate per la situazione in Siria dove gli aiuti potrebbero risultare parecchio scarsi. Al momento si stanno ancora raccogliendo informazioni e dati sull’evento.