UFO: il Pentagono ammette il piano di ricerca lanciato nel 2007, i dettagli

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Per la gioia (ed una punta di soddisfazione) dei cosiddetti ‘complottisti’, il Pentagono, per la prima volta nella storia, riconosce di aver condotto una ricerca sugli UFO. Il programma del Dipartimento della Difesa denominato “Advanced Aerospace Threat Identification Program” esiste, non è la fantasia di qualche visionario patito di alieni. E’ stato lanciato nel 2007 sotto la guida di Luis Elizondo (ufficiale dell’intelligence militare americana) per, poi, essere interrotto 5 anni dopo, nel 2012. La sede del progetto si trovava al quinto piano dell’anello C del Pentagono.

Il piano di ricerca UFO è stato fortemente voluto dal senatore democratico del Nevada Harry Reid che, nel 2007, ricopriva il ruolo di leader della maggioranza, un appassionato di spazio e vita aliena o…minacce aerospaziali avanzate.

Quanto è costata l’indagine del Pentagono, fino ad oggi coperta da segreto? Un finanziamento di ben 22 milioni di dollari ricevuto nelle mani di Robert Bigelow, imprenditore miliardario e grande amico di Harry Reid, oggi impegnato in un progetto di navi spaziali modulari NASA.

Le rivelazioni del New York Times sulla ricerca UFO del Pentagono

In merito a questo programma di ricerca UFO lanciato dal Pentagono per studiare presenze aliene nell’atmosfera terrestre, il New York Times rivela i racconti e le testimonianze di 2 ufficiali, il comandante David Fravor ed il tenente comandante Jim Slaight.

Fravor e Slaight descrivono, in particolare, di un avvistamento UFO da parte della Marina USA nel 2004 nelle acque del Pacifico (a 100 miglia al largo della costa).

La prestigiosa rivista ha diffuso foto e video di probabili ‘incontri ravvicinati’ tra militari statunitensi ed oggetti volanti non meglio identificati. Si è trattato non di un avvistamento fugace ma di avvistamenti ripetuti nel corso di due settimane attraverso i radar dell’unità della Marina.

I due ufficiali descrivono oggetti volanti capaci di accelerare nel giro di un secondo a velocità siderali. Comparivano di colpo ad 80.000 piedi di altezza, si lanciavano verso l’oceano per, poi, bloccarsi improvvisamente a 20.000 piedi di altezza. Apparivano, sparivano, con la stessa incredibile velocità.

Altri fatti strani associati alle intercettazioni radar degli UFO

Sempre stando ai racconti dei 2 ufficiali della Marina USA, durante la perlustrazione a bordo dei caccia, nel punto in cui si registrava la presenza di oggetti non identificati, perfino i caccia sparivano dalla visuale dei radar.

In successive perlustrazioni, sempre nel punto di avvistamento UFO, in piena giornata calma e serena si verificava un ingiustificato incresparsi delle onde. L’acqua sembrava  ribollire proprio lì, dove Fravor puntava con lo sguardo un velivolo ovale, biancastro, lungo circa 40 piedi, sospeso a 50 piedi dal pelo dell’acqua.

L’ufficiale lo vedeva avvicinarsi, forse per tentare un approccio, e poi allontanarsi eseguendo un’accelerazione sconosciuta.Ufficiale ricerca ufo del pentagono

Il piano di ricerca UFO è stato davvero chiuso?

Il Guardian riporta che il Pentagono ha chiuso nel 2012 il programma di ricerca UFO nell’atmosfera terrestre per “altre priorità da finanziare“. Non è dato di sapere, però, se il Pentagono abbia condotto altri piani a caccia di UFO finanziati dal Ministero della Difesa USA.

Uno scettico, l’ex ingegnere della NASA James E. Oberg, rilascia il suo ‘pensiero’ al New York Times:

Lassù è pieno di gente che vola e di persone che non vogliono far sapere che sta volando“.

Si riferisce ai programmi militari segreti di diverse nazioni, alla possibilità di camuffare velivoli al solo scopo di renderli irriconoscibili.

Dunque, secondo il ragionamento di Oberg, l’essere umano conosce già il segreto della velocità siderale?

Non sono pochi coloro che si chiedono se questo programma di ricerca sia stato davvero chiuso.

La risposta è no, l’indagine è ancora in corso, non è stata affatto interrotta. Ad ammetterlo sono i sostenitori del programma stesso. Sarebbe ancora attivo, seppure senza fondi.

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