Batora: Lost Heaven è un gioco d’azione tutto italiano che punta verso l’Olimpo del mondo videoludico, proponendo un’esperienza complessivamente molto varia ed interessante, anche se forse leggermente al di fuori delle proprie potenzialità. Scopriamo il tutto da vicino nella nostra recensione completa.
Trama e Grafica
La trama alle spalle dell’avventura offerta dal titolo è tutt’altro che complessa, affonda le radici nella semplicità e nel già visto, senza riuscire a spiccare di originalità. Impersoniamo Avril, una ragazza del nostro pianeta che ha avuto l’opportunità di ricevere i poteri del Sole e della Luna, due entità il cui compito sarebbe di proteggere la Terra, ma che nel corso degli anni hanno tremendamente fallito, portando il pianeta sull’orlo della distruzione.
Per risollevare le sorti della Terra, e di altri territori, Avril, dato il suo essere Guardiana dell’Equilibrio, dovrà spostarsi in 4 mondi con l’obiettivo di purificare il nucleo e ristabilire l’ordine. Il costrutto narrativo trasuda impegno e amore da parte degli sviluppatori, ma non riesce a spiccare per alcuni motivi: la longevità è troppo ridotta, si completa in circa 5 ore, ciò non permette di approfondire praticamente nulla, lasciando molti aspetti solamente abbozzati. In secondo luogo non abbiamo apprezzato pienamente il rapporto tra i due personaggi, due ragazzine che si scambiano spesso commenti troppo ironici, con voli pindarici verso una drammaticità che nulla ha a che vedere con quanto effettivamente visto qualche minuto prima.
Tecnicamente Batora: Lost Heaven non è eccellente, i mondi sono gradevoli alla vista e da esplorare, con texture non sempre profondamente definite, e comunque una carente nitidezza generale. La conta poligonale è appena sufficiente, le palettes di colori sono gestite molto bene, sebbene comunque la resa finale non soddisfi al 100%. Il frame rate, a prescindere dalle considerazioni precedenti, è sempre stato stabile, senza rallentamenti di alcun tipo. Il titolo è doppiato solamente in lingua inglese, con sottotitoli in italiano, la colonna sonora segue il ritmo dell’esperienza, ma non incanta, né risulta essere troppo coinvolgente.
Meccanica di gioco e Gameplay
Batora: Lost Heaven è un action game con visuale dall’altro, il ritmo è decisamente elevato, e porta così l’utente ad essere sempre concentrato sull’avventura, senza avere un minimo di respiro. Tutta l’esperienza vede il perfetto dualismo tra battaglie all’ultimo sangue e puzzle da risolvere, con una suddivisione giustamente studiata in piccoli dungeon mai troppo complessi o costruiti con un level design di livello (in altre parole sono lineari). I puzzle in sé sono molto semplici e di facile attuazione, difficilmente vi troverete bloccati in un punto irrisolvibile, ed allo stesso tempo non verranno richieste azioni eccessivamente complesse.
Un interessante dualismo lo troviamo nella persona di Avril, la quale potrà fare affidamento sulle due anime: Sole, votata al combattimento corpo a corpo, Luna, votata al mondo magico, entrambe dotate di quattro abilità uniche sbloccabili nel prosieguo dell’avventura, soluzione che permette di mostrare una crescita lineare ed un’ottima progressione del singolo personaggio. Lo stesso dualismo viene esteso anche alle barre della salute, il giocatore potrà spostarsi liberamente tra fisico e mentale, in modo da sfruttare i vari potenziamenti (i quali dovranno ricaricarsi), o più semplicemente accedere ad aree differenti di gioco. La stessa Avril può essere potenziata mediante l’utilizzo di rune, le quali dipenderanno dalle scelte effettuate nell’avventura, spingendo l’utente verso una sorta di build, che potrà essere da Conquistatore, Difensore o Neutra (le differenze non sono però troppo marcate).
Il gameplay è ad ogni modo solido e funzionale, con Batora: Lost Heaven il divertimento non manca, grazie ad un buon ritmo mantenuto per tutte le 5 ore, sebbene i combattimenti presto potranno sfociare in una ripetitività di fondo. I boss, come l’esperienza complessiva in sé, non sono eccessivamente complessi o difficili, riescono a differenziare l’esperienza, ma nulla di più.
Batora: Lost Heaven – conclusioni
In conclusione Batora: Lost Heaven è un buon titolo che avrebbe voluto essere molto di più, ma che allo stesso scivola sulla volontà degli sviluppatori di concentrare troppe informazioni in così poco tempo. La sensazione è che il tutto sia troppo affrettato, nonostante comunque il gameplay sia solido, divertente ed apprezzato, anche se la ripetitività potrebbe regnare sovrana a lungo andare. Il prezzo, a conti fatti, è più che adeguato per l’esperienza offerta.